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A Bruxelles, ETF e CER sottoscrivono le raccomandazioni comuni contro la violenza di terzi nel settore ferroviario

La violenza contro il personale ferroviario e i passeggeri, sia bordo treno che più in generale negli ambiti ferroviari, è un fenomeno in espansione in tutta Europa. L’Etf e la Cer consce della gravità del problema, per sensibilizzare tutte le parti in causa, hanno voluto portare il loro contributo, attraverso la sottoscrizione di raccomandazioni comuni che contengono anche delle proposte su come poter affrontare e limitare i danni che tali comportamenti illeciti provocano ai lavoratori ed alle imprese.

Di seguito riportiamo la traduzione del testo delle raccomandazioni, sottoscritte il 5 dicembre 2012, dai Presidenti delle sezioni del trasporto ferroviario delle rispettive associazioni.

Raccomandazioni delle parti sociali Europee del settore ferroviario

Contesto in cui si collocano le raccomandazioni e le intenzioni delle parti sociali

La sicurezza del personale ferroviario e dei passeggeri è di fondamentale importanza per le parti sociali Europee, imprese e sindacati associati. Sebbene il trasporto ferroviario sia fondamentalmente sicuro, le parti sociali sono molto preoccupate, in particolare, sulla violenza commessa da parte di terzi nei confronti dei dipendenti che operano nel trasporto dei passeggeri. Ciò premesso, convengono di definire la violenza compiuta da terzi nel seguente modo: “incidente nel quale il personale dipendente è insultato, minacciato o aggredito in circostanze connesse al proprio lavoro, che si manifesta attraverso una sfida esplicita o implicita per la propria sicurezza, il benessere, la salute individuale”. Gli incidenti causati da atti violenti di terzi hanno un impatto economico, fisico e sociale sui lavoratori e per le parti sociali.

I danni potrebbero configurarsi come violenza fisica, stress psicologico, paura, insicurezza, assenteismo, comportamenti di evitamento, perdita di giorni di lavoro, aumento delle giornate di assenza per malattia, perdita del posto di lavoro, ricorso alla pensione per invalidità, immagine negativa del prestatore di servizi a causa di ritardi e cancellazione dei treni e altre conseguenze. Il dovere di proteggere la salute e la sicurezza dei lavoratori durante il lavoro deve trovare riscontro sia nella legislazione comunitaria che in quella delle singole nazioni. Ma anche i lavoratori devono farsi carico della responsabilità di comportarsi, per quanto possibile, in modo tale che la loro salute e la sicurezza non sia compromessa. Le parti sociali europee si auspicano l’adozione e lo sviluppo di una cultura cooperativa finalizzata a risolvere i problemi causati dalla violenza imputabile a terzi, in particolare nei confronti dei dipendenti delle Imprese ferroviarie. La parti sociali europee sottolineano, che un approccio comune promette di essere foriero di un maggior successo.

Obiettivi delle raccomandazioni congiunte

L’emanazione delle presenti raccomandazioni congiunte, delle parti sociali Europee del settore ferroviario, hanno le seguenti intenzioni:

  1. sostenere i loro affiliati, sindacati ed aziende, nel miglioramento della sicurezza e della percezione del livello di sicurezza da parte del personale e dei passeggeri nei confronti di atti di violenza provocati da terzi;
  2. contribuire a migliorare le condizioni di lavoro nel settore del trasporto ferroviario passeggeri;
  3. avviare strategie di prevenzione degli atti di violenza da parti di terzi nei luoghi di lavoro tramite l’implementazione di misure concrete sia in fase di prevenzione, che di intervento e post-terapia.

Raccomandazioni per l’azione delle parti sociali

Le misure di prevenzione, intervento e post-terapia devono essere calibrate su misura per i rispettivi campi di lavoro e le articolazioni delle imprese. Un approccio comune, complessivo ed integrato, è considerato come quello più promettente. Pertanto, le parti sociali europee raccomandano l’applicazione di una politica sostenibile che comprenda le seguenti misure nei diversi settori:

Creare consapevolezza

La violenza da parte di terzi può essere ridotta mediante una maggiore sensibilizzazione del problema tra i dipendenti, passeggeri/utenti dei servizi, datori di lavoro. Pertanto, le parti sociali a livello di azienda o di settore industriale dovrebbero mirare ad un approccio comune per affrontare il problema. Dovrebbero definire un sistema congiunto di prevenzione e comunicazione, tra cui campagne a “tolleranza zero”, assicurando una guida e una formazione adeguata con la descrizione di incidenti che hanno necessità di venir segnalati. Queste descrizioni dovrebbero essere formulate in modo adeguato per una loro classificazione quali atti di violenza da inserire in una banca dati informatizzata.

Creazione di una entità specialistica

Dovrebbe essere istituita all’interno delle imprese un’entità organizzativa a cui assegnare il compito ufficiale di analisi e di attuazione delle misure concordate. In ogni caso l’entità designata dovrebbe cooperare strettamente con le strutture di security oltre che con il personale addetto alle attività interessate, con lo scopo di registrare e esaminare gli atti di violenza nel rispetto delle leggi e con l’utilizzo di strumenti adeguati. Tale entità può diventare il punto di contatto in caso di incidenti o domande.

Segnalazione, registrazione e l’analisi

Tutti gli incidenti classificati come bisognosi di essere censiti (compresi gli insulti e le minacce), dovrebbero essere registrati in modo appropriato e sistematico e quindi valutati. Dovrebbero essere predisposte e implementare tutte le misure necessarie, che successivamente dovrebbero essere trasmesse e partecipate a tutti coloro che sono coinvolti nel processo. I dipendenti dovrebbero essere incoraggiati a segnalare gli incidenti e, possibilmente, a proporre misure di miglioramento.

Una tipologia “europea” di incidenti che deve essere registrata, aiuterebbe l’ armonizzazione per poter stabilire, a livello Europeo, la comprensione del fenomeno della violenza di terzi.

Gestione della sicurezza e le misure tecniche

La gestione della sicurezza deve combinare misure di tipo sia individuale che tecnico. Un fattore importante è quello di rendere disponibile sui treni e nelle stazioni del personale di security attivo e presente, appositamente preparato per il settore ferroviario, così come, a seconda delle nazioni la presenza della Polizia. Le misure di prevenzione possono anche essere specifiche procedure o attrezzature per la vendita dei biglietti, per l’accesso ai treni, aspetti costruttivi delle stazioni, video sorveglianza ecc. I sistemi di videosorveglianza possono contribuire a prevenire gli incidenti e i crimini, e a identificare le persone per poterle perseguire.

Formazione e sensibilizzazione preventiva del personale

La formazione deve preparare i dipendenti al contatto con i clienti e alla relativa gestione delle situazioni di violenza da parte di terzi e insegnare le modalità di prevenzione e di trattamento delle conseguenze, nel miglior modo possibile. Le aziende dovrebbero predisporre appositi corsi di formazione ai dipendenti e al management aziendale su tutti gli argomenti relativi alla violenza da parte di terzi compresa la cosiddetta de-escalation, il riconoscimento di situazioni potenzialmente violente, ecc.

Cure dopo l’incidente

Dovrebbero essere attivate chiare politiche di sostengo per i lavoratori vittime di episodi di violenza, che, a seconda delle circostanze, potrebbero richiedere cure mediche (anche di carattere psicologico), assistenza legale, pratica e/o supporto economico.

Cooperazione con le forze dell’ordine

La cooperazione tra le imprese ferroviarie, la polizia e le autorità migliora la capacità complessiva di rafforzare la sicurezza. Le parti sociali sottolineano anche l’importanza di lavorare con altri partner di adeguato livello nazionale o locale per individuare e prevenire la violenza e le molestie avendo approcci politici coerenti.

Utilizzo di buone pratiche

Buone pratiche in materia di prevenzione, di gestione delle cure dopo episodi di violenza da parte di terzi sono già in uso presso le imprese ferroviarie europee. Le misure previste devono tenere conto le dimensioni e il tipo di impresa e la loro applicazione dovrebbe essere validata. Le buone pratiche descritte nella guida “Promuovere la sicurezza e la percezione del livello di sicurezza nei confronti di terze parti violenza nel settore ferroviario europeo” può essere un valido esempio a cui riferirsi ed utilizzare.

Dialogo sociale con le forze politiche, i portatori di interessi, partner sociali e associazioni civili

Le esigenze delle aziende ferroviarie, dei rappresentanti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali sulla politica devono essere portate a conoscenza dei politici nazionali ed europei.

Aggiudicazione dei contratti per il trasporto passeggeri

L’aggiudicazione di un contratto per il trasporto pubblico dei passeggeri dovrebbe richiedere la sottoscrizione di una sezione speciale sulla sicurezza dei dipendenti e dei passeggeri, che dovrebbe essere considerato nel processo di aggiudicazione del contratto.

Sottoscrizione di un accordo tra le parti sociali

E’ ritenuta utile la sottoscrizione di un accordo tra le parti sociali ai differenti livelli (imprese, settore produttivo, ecc..). I suggerimenti presentati dai lavoratori per migliorare i punti deboli sulla sicurezza dovrebbero essere esaminati, e, se fattibili, essere accolti.

Valutazione periodica dell’efficacia delle misure adottate

Le parti sociali europee consigliano una valutazione periodica delle misure adottate a livello europeo e nazionale (ad esempio annualmente). Le esperienze, gli sviluppi nella legislazione e nelle tecnologie devono essere presi in considerazione per fornire soluzioni migliori. I risultati dovrebbero essere valutati così come gli accordi raggiunti sui modi per migliorare le misure. I risultati della valutazione possono essere ripresi nei nuovi accordi.

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