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Aggressioni al Personale di Bordo [lettera]

3808_bigGli ultimi 3 episodi di aggressione al personale mobile, avvenuti nell’ultimo mese, ci costringono, per l’ennesima volta, a richiamare la Vostra attenzione sull’insostenibile livello raggiunto da questo esecrabile fenomeno e le connesse responsabilità Aziendali in termini di tutela dei propri dipendenti.

Ci riferiamo in particolare ai casi del collega aggredito da alcuni nomadi sul treno 11521 presso la stazione di Firenze Castello, del collega aggredito nella stazione di Castelfiorentino da un soggetto italiano mentre scortava il treno 11781 e della collega aggredita e rincorsa da un senzatetto nella stazione di Firenze Smn mentre effettuava gli accessori al treno 11703.

Nel primo episodio, rileviamo che le nostre segnalazioni e denunce sul problema dei rom che accedono ai treni (ed in particolare al treno 11521) dalla stazione di Firenze Castello per poi mendicare, e non solo, nelle stazioni e sui treni della linea Firenze-Prato-Pistoia, sono rimaste purtroppo inascoltate. Nuovamente ribadiamo che massici interventi di controllo in tale stazione consentirebbero, con buona probabilità, di risolvere il problema alla radice.

Relativamente al secondo episodio, ci preoccupa estremamente l’evoluzione negativa del fenomeno legata al fatto che il capotreno non sia stato aggredito dal soggetto trovato irregolare sul treno 11778 da Castelfiorentino a Firenze, ma da un parente che, per “vendetta”, è tornato a minacciarlo quando il capotreno ripassava da Castelfiorentino con il treno corrispondente (11781). L’intervento della Polfer ad Empoli (che purtroppo non è avvenuto), oltre a risolvere il problema all’origine, avrebbe scongiurato anche un altro effetto collaterale: gli aggressori attraverso il modulo sanzionatorio rilasciato dal capotreno ad un amico del trasgressore, sono venuti a conoscenza del nome e cognome del capotreno in servizio con tutte le possibili conseguenze del caso. Rispetto a quest’ultimo punto, ancora una volta, chiediamo che il sistema Timoti venga implementato affinché sulla copia del verbale rilasciata al cliente non si evidenzi altro dato anagrafico del capotreno emittente, se non il numero di matricola.

Il terzo episodio, rimarca l’annosa problematica della presenza dei senzatetto sui treni durante lo stazionamento notturno. A tal proposito ribadiamo la richiesta di affiancare durante i tempi accessori i capitreno dei primi treni della mattina con altro personale di bordo. Come già sperimentato in passato, questo accorgimento produce ottimi risultati nel contrastare il fenomeno e aumenta la percezione di sicurezza del personale stesso. Allo stesso modo sono certamente da intensificare i controlli (filtri) a terra e le scorte Polfer sugli ultimi treni della sera.

Denunciamo inoltre, il fatto che, la negazione della concessione da parte di Trenitalia delle assenze giustificate per il personale che si reca in tribunale per rilasciare testimonianza su fatti anche violenti, accaduti durante lo svolgimento della propria attività lavorativa, sta disincentivando il personale a sporgere denuncia agli organi di Polizia in quei casi di episodi minori o meno gravi.

Infine, riscontriamo con piacere che finalmente Trenitalia, nel comunicato stampa allegato, riconosce ciò che Noi sosteniamo da sempre:

“La contemporanea presenza di più agenti, [omissis] servirà [omissis] a dissuadere chi, in simili situazioni, sarebbe tentato di reagire in maniera aggressiva.”

Ciò nonostante preme ricordare che, benché spesso le aggressioni al Pdb siano collegate alla verifica dei titoli di viaggio, l’attività di antievasione e l’attività di antiaggresione rimangono due attività differenti e con finalità diverse.

Per tutto quanto sopra, riteniamo non più rinviabile la riattivazione dei tavoli di confronto con le 00.SS. su tale tematica.

Distinti saluti.

Il Segretario Regionale Franco Fratini

COMUNICATO STAMPA TRENITALIA

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