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Ataf venduta a Busitalia (Gruppo Fs): Il futuro di ATAF

Firenze, 20 giugno 2012 –  Nella giornata di ieri è stato reso noto, dopo un percorso a dir poco travagliato, il vincitore del bando di vendita di Ataf Gestioni Srl: si tratta dell’Ati formata da Busitalia (Gruppo FS) – Cap Prato – Autoguidovie Milano, la quale ha presentato un’offerta di primissimo ordine, sia sotto il profilo tecnico che sotto quello economico. Infatti l’Ati non solo ha rispettato tutti i vincoli previsti dal bando ma ha presentato un’offerta di 18,9 milioni di euro, ampiamente superiore alla base d’asta di partenza, e si è impegnata al rinnovo del parco mezzi, con l’acquisto di ben 135 vetture nei prossimi 3 anni.

L’altra offerta, quella di Autolinee Toscane (francesi di Ratp), è rimasta ferma al palo, riuscendo soltanto ad ottenere un’esclusione, da parte della commissione, per mancata fideiussione.

Nonostante la notizia abbia avuto ovviamente ampio risalto, questa Segreteria FIT-CISL al riguardo vuole comunque avere un atteggiamento molto prudente e cauto. Questo perché ci sono due ricorsi pendenti sul bando, presentati uno dalla società anglo-tedesca Arriva presso il Tar della Toscana e l’altro presentato da Ratp, sembra proprio stamani, ma anche perché bisogna capire in maniera approfondita quelle che sono le intenzioni dell’Ati vincitrice sul futuro di Ataf e dei suoi lavoratori, sulle loro future condizioni di lavoro e sulla qualità del servizio svolto.

Alcune cose, che emergono da questo esito, certamente vanno valutate in maniera positiva: l’offerta presentata, di così alto livello, probabilmente è la premessa di un piano industriale di sicuro sviluppo per il settore, visti anche gli ingenti investimenti annunciati; il fatto che Ataf non sia stata ceduta ad un’azienda straniera è un bene per Firenze e per il territorio toscano, al di là di tanti falsi campanilismi europeisti, i quali alla fine fanno solo crescere le altre nazioni a discapito del mercato italiano… e di questo bisognerebbe chiedere tante spiegazioni agli Amministratori pubblici, che a volte danno l’impressione di preferire le società straniere alle nostre!

Questo esito è interessante soprattutto in vista dell’ormai prossima gara regionale, a lotto unico, perché potrebbe essere l’auspicio e lo slancio giusto per la creazione, entro qualche anno, di una grande azienda unica regionale, per la quale il sindacato FIT-CISL si batte da anni, al fine di ottenere una migliore efficienza nel servizio e un forte abbattimento dei costi di gestione.

Il Sindacato FIT-CISL, al di là di tante speranze che devono diventare certezze al più presto, pur rimanendo deluso dal modo in cui si è arrivati a questa cessione e dall’atteggiamento tenuto dalla vecchia proprietà di Ataf in più di un’occasione, farà tutto quanto nelle sue possibilità per dare garanzie ai Lavoratori Ataf anche con il nuovo corso. Le priorità per il Sindacato FIT-CISL rimangono le stesse: garantire i livelli occupazionali e le condizioni di lavoro che non dovranno minimamente risentire del passaggio di proprietà.

Anzi, in attesa di un primo incontro con la nuova proprietà, la FIT-CISL auspica il ritorno a corrette relazioni industriali e che ci sia finalmente per Ataf un serio Piano Industriale, che altri probabilmente non sono stati capaci di redigere, il quale permetta all’azienda il salto di qualità che la città di Firenze merita e possa dare le giuste garanzie al futuro dei Lavoratori.

Segreteria Territoriale FIT-CISL

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