GeneraliIMPORTANTISalute e Sicurezza

Che cosa mi hai chiesto di fare e come?

I Signori Sicurezza ci invitano a riflettere su un argomento che potrebbe apparire scontato ma nella pratica quotidiana non lo è: la comunicazione chiara ed inequivocabile in ambito lavorativo.

Abbiamo fatto spesso riferimento alle corrette procedure che il datore di lavoro elabora (avendo fatto una valutazione dei rischi specifica ed avendo adottato idonee misure di prevenzione e protezione, art. 28 D.lgs 81/08) ed il lavoratore è tenuto a seguire come da art.20 D.lgs 81/08 “obblighi del lavoratore”.

Vogliamo sottolineare quanto sia importante che l’interpretazione delle procedure sia univoca e che gli stessi lavoratori siano attenti e pro-attivi in caso di dubbio.

“Non ho capito” è un’espressione che può fare tanto bene a tutti!

In ambito sicurezza e prevenzione, non bisogna avere remore a segnalare che quanto ci viene richiesto di fare non è sufficientemente chiaro così come non si deve esitare a segnalare perplessità o paure se si intravede un rischio che ci sembra non essere stato considerato. Come sempre ricordiamoci di consultare e coinvolgere anche il nostro RLS .

In attività di esercizio, quando si lavora in squadra, è veramente importante comunicare bene e preoccuparsi che i colleghi abbiano capito le richieste verbali o scritte, ne va della nostra sicurezza!

In alcuni particolari settori lavorativi, ad esempio, è prassi utilizzare un proprio gergo che a un nuovo arrivato può risultare incomprensibile, ma anche un linguaggio tecnico corretto può risultare ostico se non preceduto da una formazione efficace.

Formazione e comunicazione sono strettamente legati ed estremamente importanti; è obbligo del datore di lavoro formare le persone sui rischi connessi alle attività svolte, tenendo presente anche la provenienza dei lavoratori ed accertandosi che la comunicazione risulti per loro ben comprensibile (es. problemi di conoscenza linguistica).

L’art.37 del D.Lgs 09/04/08 n.81. recita testualmente: ” il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceve una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche, con particolare riferimento a:
• concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza
• rischi riferiti alle mansioni ed ai possibili danni ed alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell’azienda.
…omissis…

In conclusione, una comunicazione chiara, efficace e diretta, permette al personale che deve lavorare in prima linea di lavorare in sicurezza, di lavorare meglio, con meno incertezze e spesso con un maggior interesse e coinvolgimento.

Anche per queste tematiche, la solidarietà ed attenzione all’altro risultano “vantaggiose” per tutti, preoccupiamoci dei nostri colleghi, soprattutto di quelli contrattualmente più deboli o che hanno maggiori difficoltà ad inserirsi nel nostro contesto lavorativo, ad esempio gli stranieri e i neo-assunti o lavoratori con contratto a tempo determinato: la sicurezza sul lavoro è un risultato di squadra!

“non ho capito, puoi spiegarmi meglio? è un’espressione che può fare tanto bene a tutti!

Punto Salute e Sicurezza Fit Cisl Toscana

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