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Commento/analisi dell'assemblea organizzativa della Fit/Cisl Toscana

teamTradizionalmente l’assemblea organizzativa della Cisl, a metà del mandato congressuale, affronta le problematiche organizzative interne e lo stato del sindacato rispetto allo scenario generale del Paese. E’ innegabile che oggi più che mai c’è la necessità di fare il punto attraverso un’attenta analisi sul compito del sindacato e sugli obiettivi che si prefigge. In particolare in quest’ultimo periodo, con il mutato cambiamento politico, economico e con una crisi industriale/finanziaria, che ha investito tutti i comparti c’è bisogno di un forte cambiamento che sappia interpretare e intercettare i bisogni dei lavoratori/cittadini.

Il sindacato proprio per questi motivi deve cambiare gli atteggiamenti, con maggiore umiltà e professionalizzazione e, nei luoghi di lavoro, interagire con i lavoratori sui bisogni e difficoltà che si verificano continuamente nelle fabbriche, negli uffici, nei servizi, nei trasporti, etc. L’assemblea organizzativa deve affrontare anche questi temi e gettare le basi programmatiche per il prossimo congresso mettendosi in gioco attraverso la semplificazione delle procedure amministrative, la diminuzione degli apparati, liberando risorse da destinare ai luoghi di lavoro. Cambiare facendo cose nuove come l’iniziativa della Fit/Cisl sullo “sciopero intelligente” dove il gruppo dirigente si è messo in gioco ed ha incontrato i lavoratori del comparto ma anche soprattutto cittadini/pensionati per spiegare l’azione sindacale e gli obiettivi che si volevano perseguire.

La Fit/Cisl in questi anni ha cambiato pelle diventando una Federazione coesa e solida dove il vero cambiamento si è visto attraverso la voglia di stare insieme e trovare soluzioni condivise a problemi che interessano più aree contrattuali mettendo a fattor comune le conoscenze e le professionalità. Insomma si è sentita una sola voce sia per elaborare le strategie sia per migliorare gli aspetti organizzativi tenendo al centro le specificità e dove il gruppo dirigente si è legittimato reciprocamente ed ha contribuito a risolvere i problemi comuni.

Nell’assemblea della Fit/Cisl Toscana del 20 ottobre us, oltre a questi temi sono state affrontate anche le tematiche che riguardano l’organizzazione territoriale rilanciando l’efficacia dei Segretari di Presidio che svolgono una attività sul territorio e in mezzo ai lavoratori. A questo tema si collega la questione finanziaria, che, fermo restando i finanziamenti erogati dalla Segreteria Regionale Toscana, è necessario spostare alcuni punti % di risorse economiche dal nazionale al territorio ( presidi territoriali) per favorire l’attività nei luoghi di lavoro.

Inoltre è stata ribadita la visione strategica della creazione di Cisl‐Reti attraverso il percorso di prima e seconda affiliazione delle federazioni Fit, Fistel e Flaei per creare appunto un soggetto autorevole sia all’interno della Cisl ma anche fuori con le aziende; crediamo che rappresentare la Telefonia, l’Energia e i Trasporti sia l’asse portante del Paese Italia. Insomma ci vuole un pò di passione, lungimiranza e volontà per mettere insieme questo “mondo” ma credo sia un’opportunità di crescita e di sviluppo per tutti e soprattutto per i lavoratori del comparto e per la Cisl.

L’assemblea Organizzativa della Fit/Cisl Toscana è stata una bella esperienza con tanti interventi e credo che siano state gettate le basi per un nuovo sindacato sia nel modo di fare ma anche di rappresentare il mondo del lavoro che cambia.

Firenze 06 novembre 2015 Stefano Boni

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