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Commissione Tecnica Manutenzione Infrastrutture sulla Sicurezza

Comunicato del 28 febbraio 2012.

Stamani si è riunita, in modalità videoconferenza, dalla sede del Centro Studi Fit Cisl, la Commissione Tecnica Manutenzione Infrastrutture sul capitolo Sicurezza. L’occasione è stata utile sia per avere il quadro della situazione attuale in ambito nazionale, sia per fare uno specifico approfondimento su tutti gli aspetti inerenti l’applicazione delle Disposizioni di Esercizio Rfi n.05/2011 e n.17/2011.

Dagli interventi che si sono susseguiti è emersa una situazione a tratti a macchia di leopardo, che evidenzia la presenza delle due principali criticità che accomunano tutti i territori e cioè l’assenza di Relazioni Industriali e la carenza di personale.

Dopodiché, nello specifico delle questioni, le segnalazioni vanno da una pressoché generale cattiva qualità della formazione, sia per quanto attiene a quella riferita alla Disposizione n.05 che alla Disposizione n.17. Da parte di Rfi si è scelto di formare velocemente ed in maniera pressoché “burocratica” il personale, stipandolo in qualche caso in aule troppo piccole per il numero dei partecipanti ed in assenza di una concreta verifica dell’apprendimento. Inoltre su questa tematica va rimarcato che in generale la Società Rfi ha scelto di non coinvolgere e di non formare alcune figure centrali quali quelle inerenti la Gestione Lavori.

Sul capitolo dell’applicazione pratica di entrambe le disposizioni vengono sottolineate molteplici difficoltà attuative, forti pressioni da parte dei superiori a sveltire le procedure e quindi derogando ad una puntuale applicazione delle stesse, lasciando insolute le difficoltà maggiori che risiedono nelle piccole lavorazioni.

A tal proposito vanno sottolineati alcuni aspetti, quali la vetustà dei mezzi d’opera, una cattiva fase di programmazione, la presenza di una forte spinta a traslare la gran parte delle lavorazioni in fascia notturna dovuta anche alla difficoltà di ottenere “interruzioni tecniche” e la presenza sempre più “corposa” della ditte esterne con tutte le implicazioni del caso. In riferimento a ciò il ricorso al presenziamento delle stazioni, in particolari situazioni, fornirebbe una risposta adeguata e permetterebbe l’effettuazioni di tante lavorazioni in maniera più proficua.

In relazione anche ai contenuti dell’ultimo incontro della Sede Permanente sulla Sicurezza tenutasi il 16 us, i componenti la Commissione Tecnica hanno rimarcato la preoccupazione derivante dall’introduzione delle “ditte di sicurezza”, le problematiche sull’utilizzo delle barriere mobili in particolar modo in piena linea, la questione delle lavorazioni di cui all’art.16 IPC in ambito grandi piazzali,l’aspetto relativo alla procedura del briefing e le limitazioni di utilizzo delle apparecchiature ATWS. In tale ultimo contesto le precedenti sperimentazioni hanno evidenziato difficoltà di captazione del segnale radio e della macchinosità delle operazioni in caso di spostamento del cantiere di lavoro.

In conclusione il quadro che ne emerge non è certo rassicurante, con una spinta forte dal livello centrale della Società di ottemperare alle Disposizioni impartire, sulla scorta di quanto emanato dall’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie, ma anche e comunque di operare senza tener in debito conto delle implicazioni pratiche in termini di personale e non solo che questo comporta. Tema anche ripreso dall’ANSF nell’ultimo rapporto annuale 2011. Inoltre il pressoché stato di assenza di Relazioni Industriali determina un inficiamento dei molteplici e possibili miglioramenti dei livelli di sicurezza.

Urge ricordare che non può essere che di fronte al mutamento delle condizioni di operatività determinate dall’aumento del numero dei treni e della loro velocità, nonché della continua introduzione di nuova tecnologia, si assista solamente alla diminuzione del personale senza alcuna nuova assunzione. Di quali aumento dei livelli di sicurezza si può parlare in questo scenario?

Come Fit Cisl riteniamo urgente ed improrogabile una campagna straordinaria sul versante della sicurezza, anche con il coinvolgimento della Federazione degli Edili (Filca) e di cui una parte importante è svolta dalla formazione, non solamente in quantità ma anche in qualità, da una verifica dell’organizzazione del lavoro e degli organici, come più volte richiesto a gran voce ed in maniera unitaria dalle OO.SS.

Infine la Commissione Tecnica condivide ed appoggia pienamente le preoccupazioni e le ragioni che hanno portato a proclamare, da parte di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, lo sciopero di tutti i trasporti per il giorno 01 marzo 2012.

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