Senza categoriaTrasporto Ferroviario e Servizi

Comunicato n. 5 RFI – L'a.d. delle Ferrovie chiamato direttamente in causa

Il gruppo di lavoro permanente della Fit/Cisl Toscana, a seguito dei precedenti comunicati, ha analizzato i vari cambiamenti/comportamenti che si sono registrati nella struttura P. e O. di RFI Toscana.

Vogliamo partire dalla comunicazione aziendale del 24 giugno 2011 a firma del Responsabile Personale e Organizzazione di RFI Toscana, dove viene elencato il personale utilizzato da detta struttura. Intanto abbiamo fatto un passo avanti: sappiamo quanto personale numericamente viene utilizzato; la prima cosa che però salta agli occhi è che, i 520.00 euro annui, da noi preventivati, sono di gran lunga lontani dalla cifra reale; infatti quest’ultima è molto superiore, si avvicinerebbe a circa 1.600.500 euro l’anno senza contare i costi di gestione fissi. A questo punto siamo di fronte ad una situazione impensabile perché stiamo parlando di una gestione alta del personale di circa 1887 addetti per la Toscana senza poi contare tutta un’altra serie di uffici intermedi, non dipendenti dall’ufficio Personale Organizzazione, che si occupano di gestione sul campo e che comunque gravano sui costi diretti della produzione. Una situazione insostenibile e fuori da qualsiasi gestione che a nostro parere non ha obiettivi chiari e conosciuti; la domanda è sempre la stessa non si riesce a sapere chi fa che cosa.

In questo tipo di analisi dobbiamo considerare, anche se oggi molto in silenzio e con assoluta discrezione, che tale Ufficio continua a contattare il personale con colloqui riservati, con l’intento di convincere lo stesso, attraverso l’incentivazione di migliaia di euro, a lasciare la società RFI. Naturalmente molto spesso il personale maggiormente interessato è quello dell’esercizio, cioè quello a costi diretti sulla produzione; in sostanza si continua ad impoverire il know how ferroviario ed a minare alla base le professionalità, ignorando il valore strategico e le responsabilità delle risorse umane.

Dimenticavamo: gira voce nell’ambiente del P.O. di RFI “con la Cisl non ci parlo”. Quindi sarebbe utile che chiarisse cosa vuol dire. Forse questo vuol dire che parla con gli altri? Allora che dicesse anche a noi quello che dice agli altri, e poi, se non è in grado di gestire il ruolo che ricopre si faccia cambiare posto. Intanto cominci a comunicare l’organizzazione del lavoro, le responsabilità a chi sono assegnate, gli obiettivi da raggiungere; insomma che si parli di lavoro e di incarichi, è da qui che inizia la sfida. Inoltre, applichiamo i Congedi parentali in maniera uniforme, corretta e rispettosa delle indicazioni generali della legge. Infatti, quando la richiesta del lavoratore intacca due settimane e, nonostante lo stesso nello stesso periodo abbia fornito delle prestazioni di lavoro reale, sembra che il P.O. abbia dato indicazione di conteggiare anche i giorni di riposo e/o festivi. Facendo così, alla fine del mese, si tolgono alcuni giorni di assistenza, andando in contrasto con le indicazioni dell’INPS che dicono tutt’altra cosa. Alle nostre rimostranze, la risposta è stata che si continuerà nella strada intrapresa e se il lavoratore non si sente soddisfatto, ricorra pure alle vie legali. Tale atteggiamento è forse anche dettato dai fatti: primo, perché eventuali spese legali saranno a carico di RFI senza ricadute oggettive, secondo, tende a mettere in stato di suggestione e di inferiorità il lavoratore inducendolo a pensare che forse è meglio non fare niente altrimenti potrebbero essere messi in discussione anche quei pochi giorni concessi. Una situazione inammissibile, che compromette i rapporti fra Personale e Dirigenza.

Alla fine di questa analisi non ci resta che tirare le somme è intanto constatare che nonostante i nostri precedenti comunicati il Gruppo Dirigente romano di RFI, non si è sentito minimamente interessato dalla situazione fiorentina. A questo punto allora non ci resta che rivolgersi al Leader Maximo del gruppo FS. Noi facciamo appello alla sua sensibilità, ed al fatto di quanto gli stiano a cuore le Ferrovie e RFI, richiamando le sue stesse parole di una gestione trasparente, oculata e nell’interesse generale, senza prevaricare nessuno; insomma una gestione francescana. A questo punto aspettiamo che vi sia un cambiamento rispetto alla situazione fiorentina ristabilendo regole certe e rispettose del CCNL.

Firenze 11 giugno 2011 La Segreteria Regionale

Privacy Policy Cookie Policy