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Consiglio Generale FIT CISL Toscana del 9/6/15

Il Consiglio Generale della Fit/Cisl Toscana, riunitosi il 09 giugno 2015 in Via Dei, 2 Firenze, approva la relazione del Segretario Generale Stefano Boni e condivide i contributi emersi dal dibattito, così come i temi esposti negli interventi del Segretario Generale Aggiunto Cisl Toscana Ciro Recce e del Segretario Generale Nazionale della Fit/Cisl Giovanni Luciano.

L’organizzazione, rispetto al cambiamento in atto nel Paese, è chiamata a fare un’analisi e a ragionare, rispetto al modo di fare sindacato alfine di individuare nuove soluzioni, tenendo conto anche del cambiamento politico generale.
Siamo di fronte ad un modello politico che rompe equilibri e modi di fare consolidati nel tempo, e pertanto anche noi dobbiamo attrezzarci per cercare di intercettare la domanda ma soprattutto per continuare a difendere e tutelare gli iscritti al sindacato. Il Governo sembra insensibile ad ascoltare, considerare e interloquire con i corpi intermedi e in particolare con il sindacato, preferendo il dialogo diretto con i cittadini attraverso twitter, e-mail e messaggi, quindi senza avere davanti un interlocutore preparato e stabile. Le recenti elezioni regionali hanno segnato una disaffezione dei cittadini alla politica, infatti, un’astensione intorno al 50%, è un segnale da non sottovalutare ma da analizzare anche per il sindacato. Il Paese ha bisogno di coesione sociale e d’impegno responsabile, come ha ben rilevato recentemente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E’ quindi è necessario mettersi a un tavolo e fare ancor più squadra, assumendosi le proprie responsabilità e mettendo in campo proposte condivise per battere la crisi, cogliendo i pur timidi segnali di ripresa nel Paese. La Cisl è per un patto sociale complessivo che coinvolga il governo, le regioni, le imprese, i sindacati e fissi obiettivi condivisi tra le parti, favorisca la crescita e gli investimenti, crei nuovi posti di lavoro per i giovani. I risultati elettorali devono far riflettere, in particolare il Governo e le forze politiche; siamo a una svolta ed è il momento della partecipazione, e del dialogo perché nessuno si può permettere di andare da solo e sprecare i segnali di ripresa che si intravedono.
Il sindacato non è tutto uguale nei modi di agire e di fare; la Cisl e la Fit con i suoi valori, la solidarietà, la partecipazione sono ancora più attuali e necessari in questo momento così difficile, per far capire alla politica che da soli non si va da nessuna parte.

In Italia si registrano ancora segnali negativi nel campo dell’occupazione in particolare in quella giovanile intorno al 40/41% nonostante siano entrate in vigore le nuove regole sul lavoro: il Jobs-act. Il C.G. esprime preoccupazione rispetto all’applicazione delle nuove norme complessivamente ed in particolare alla presenza dei cambi appalto e sui licenziamenti collettivi. Pertanto è necessario mettere in campo tutti i provvedimenti che la contrattazione ci mette a disposizione, affinché possano essere tutelati i diritti fondamentali dei lavoratori interessati.

Il C.G. valuta in maniera positiva la convenzione fra CGIL, CISL, UIL e l’Inps per la certificazione degli iscritti, che consente di “misurare“ la rappresentatività del sindacato nelle singole aziende. E un segnale positivo e di cambiamento, che dobbiamo cogliere per rilanciare la nostra presenza in mezzo ai lavoratori, e invitiamo la Segreteria Nazionale a rendere concreto e adattare le norme, insieme alle altre O.S., anche al mondo dei trasporti.
Il C.G. valuta positivamente la raccolta firme lanciata dalla Cisl per un Fisco Equo e più Giusto e, forte dell’esperienza della FIT, sulla raccolta firme per lo “Sciopero Intelligente” che da qualche giorno è all’esame del parlamento per la fattibilità applicativa, esprime una forte adesione e invita le strutture della Fit/Cisl Territoriali a collaborare fattivamente con la Cisl per la piena riuscita dell’iniziativa.

Il C.G. in materia di diritto di sciopero esprime preoccupazione rispetto al decisionismo del Governo che potrebbe, sull’onda dei disagi provocati dagli ultimi scioperi indetti da sindacati minori, limitare maggiormente il diritto di sciopero. Pertanto il C.G. esprime netta contrarietà a ogni ipotesi di nuove norme di regolamentato per legge dello sciopero e ritiene necessario che sulla materia ci sia il più ampio e pieno coinvolgimento dei lavoratori, alfine di stabilire eventuali nuove regole per la proclamazione di uno sciopero da parte delle OO.SS. In quest’ottica si ritiene necessario, per evitare e limitare i conflitti, prevedere forti e reali sanzioni economiche alle aziende inadempienti, tenuto conto che la maggioranza delle azioni di sciopero sono causate da mancanze contrattuali, dal non rispetto degli impegni sottoscritti a qualsiasi titolo e da atti unilaterali da parte delle aziende.

Il C.G. prende atto con dispiacere dello slittamento dei tempi previsti per il congresso di CISL-RETI, e rilancia il valore della proposta e del progetto. Il C.G., congiuntamente auspica che si possa riprendere al più presto il percorso per dar vita alla nuova FEDERAZIONE con rinnovata partecipazione e slancio. In questa situazione è sempre più importate mantenere alta l’unità e la coesione nella Fit, favorendo la trasversalità contrattuale e la rappresentanza.

Il C.G. ritiene necessario porre forte attenzione sulle questioni aperte come la riforma dei Porti, la riforma del TPL, la riforma/privatizzazione delle FS. Tutto ciò non deve tradursi in uno spezzatino e mettere in pericolo i posti di lavoro. Indispensabile è discutere sulle regole e sulla governance delle aziende, dando piena cittadinanza alle clausole sociali e contrattuali a difesa e a tutela dei diritti, del salario e dell’occupazione dei lavoratori coinvolti in processi di liberalizzazione/privatizzazione.

Per quanto riguarda il rinnovo dei contratti, il C.G. approva la linea adottata dalla Fit Nazionale e ne sostiene le iniziative; il sindacato deve essere attore e protagonista nelle proposte, dal rinnovo del contratto dell’Anas, delle Autostrade, dei Porti, del Merci e delle FS. Inoltre ritiene necessario stringere sul CCNL del TPL, ormai fermo da circa otto anni, per dare risposta al comparto, sia in termini di tutela all’occupazione con l’attivazione del fondo di sostegno, che al reddito fermo ormai da tempo.

Il C.G. della Toscana, sulle questioni territoriali, impegna la Segreteria Regionale a mantenere un contatto diretto con tutto il gruppo dirigente, dalle gare per l’assegnazione dei servizi per il TPL, per l’Igiene Urbana, per il contratto di servizio per le FS etc. e, vigilare, affinché gli accordi sottoscritti siano rispettati (occupazione, reddito e residenze).

Firenze, 09 giugno 2015

Documento approvato all’unanimità

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