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Documento area contrattuale ferrovieri 13/9/16

img_0350Il 13 settembre 2016 si è riunita, presso la sede della Fit/Cisl Toscana, l’Area Contrattuale Ferrovieri, per fare il punto tecnico delle questioni ancora aperte, sia a livello regionale che nazionale, con la presenza del Segretario Generale Stefano Boni, del Segretatario Regionale Franco Fratini e dei componenti del dipartimento della mobilità.

In Toscana, oltre alle problematiche che quotidianamente registriamo e che investono tutti i ferrovieri del nostro territorio, insistono alcune vertenze che ancora oggi non trovano soluzione, principalmente per mancanza di buon senso e responsabilità da parte del Gruppo FSI.

Nella società Trenitalia è da registrare il primo sciopero di otto ore, effettuato in data 11 settembre 2016, nell’impianto IESU ( Impianto equipaggi servizi universali) Passeggeri di Firenze, dove fra l’altro vi è stata un’alta percentuale di adesione; non va meglio nella divisione Cargo dove, dopo una prima azione di sciopero di otto ore, è previsto un secondo sciopero di ventiquattro ore per la fine di settembre per riaffermare il ruolo degli impianti produttivi della toscana. Sempre in Trenitalia sono in fase di apertura le procedure di raffreddamento in VDCS ( Vendita Diretta e Assistenza Clienti ).

Anche il mondo degli appalti legati a Trenitalia non va meglio, infatti è da condannare la sconsiderata azione di gara nel Trasporto Regionale della Toscana che ha provocato il licenziamento di 12 persone nelle portinerie delle officine di Siena, Osmannoro e Pisa; vertenza dove sono stati attivati sia mobilitazioni/presidi e manifestazioni con il coinvolgimento della Regione Toscana e degli Enti Locali senza, per ora, risultati soddisfacenti. Anche su Rfi la situazione è complessa, infatti in manutenzione infrastrutture la nuova organizzazione del lavoro stenta a decollare creando continue difficoltà, diseconomie, sovrapposizioni dei compiti e degli indirizzi organizzativi.

Nel comparto Circolazione invece, abbiamo già effettuato due scioperi di otto e ventiquattro ore, e siamo in attesa di verificare il rispetto degli impegni assunti dalla società, dopo di chè eventualmente decideremo le iniziative da prendere per rilanciare il settore attraverso un rafforzamento e presidio del territorio. Insomma un quadro a tinte fosche causato sia dalla marcata difficoltà di Relazioni Industriali certe e corrette, sia dal mancato rispetto degli accordi sottoscritti fra le parti che il Gruppo FS sistematicamente mette in atto.

In questo contesto è necessario anche riprendere con forza l’azione sindacale nel comparto degli uffici che necessitano di una riorganizzazione valorizzando le specificità e professionalità esistenti. Inoltre si registra una forte carenza di personale in tutte le società del gruppo FS, il tutto aggravato anche dalle questioni nazionali ancora aperte che portano incertezza e preoccupazione nei territori. La Fit Cisl è impegnata attraverso una costante sensibilizzazione sia della Regione Toscana che degli Enti Locali ad affermare il mantenimento delle strutture produttive /gestionali oggi presenti negli impianti del nostro territorio per la salvaguardia e sviluppo dell’occupazione.

L’Area Contrattuale invita la Segreteria Regionale a intensificare il presidio del territorio attraverso assemblee riunioni con il personale e a intensificare l’azione della mobilitazione nei settori di cui sopra in modo da ricomporre le questioni aperte con degli accordi soddisfacenti per i ferrovieri. In merito alla sicurezza ( aggressioni al personale) è necessario riattivivare il tavolo regionale presso la Prefettura di Firenze per fare il punto della situazione e prendere gli ulteriori provvedimenti necessari per assicurare l’incolumità del personale in servizio e degli stessi viaggiatori. L’Area Contrattuale invita la Segreteria Nazionale a chiudere in tempi brevi la partita del rinnovo contrattuale, chiarendo tutti quegli aspetti che oggi, per la loro indeterminatezza creano situazioni poco gestibili sui territori, assicurando un recupero salariale a tutti i ferrovieri, un migliore welfare sia sulla polizza sanitaria che sulla pensione complementare, regolarizzando i premi per risultato degli anni precedenti e se possibile trovare un meccanismo automatico perché quest’ultimi vengano pagati nei modi e nei tempi convenuti contrattualmente.

Occorre inoltre riperimetrare nel contratto delle AF le attività accessorie del settore degli appalti FS rigettando quanto ipotizzato negli ultimi incontri dalla parte datoriale che di fatto porterebbe all’applicazione di altri contratti merceologici. L’Area Contrattuale esprime preoccupazione rispetto alle notizie apparse sulla stampa in merito al piano industriale del Gruppo FSI dove si prevede la quotazione di Ferrovie in borsa nel 2017. Dalle notizie non è chiaro quale sarà la missione ma si intravedono più ipotesi di quotazione di pezzi industriali del Gruppo mettendo così a rischio l’unicità e creando i presupposti per avere aspetti giuridici ed economici diversi fra i ferrovieri.

Non condividiamo il ragionamento con il quale si vuole sacrificare l’ultima e importante società ancora Pubblica (che produce utili per lo Stato Italiano) a favore delle banche o della finanza o ancora di gruppi di interesse privato per risanare il debito pubblico che, poi come si è visto, alla fine aumenta.

L’Area contrattuale pertanto invita la Segreteria Nazionale Fit/Cisl, nell’ambito della presentazione del Piano Industriale FSI a fare un fronte comune per evitare una privatizzazione senza garanzie e prospettive di sviluppo per il personale e per il Paese.

Per quanto riguarda la Toscana, fin da ora diamo la nostra disponibilità al coinvolgimento dei lavoratori, della società civile e di tutti soggetti istituzionali per azioni coordinate e congiunte finalizzate al mantenimento dell’unicità di tutto il gruppo FSI ed evitare la privatizzazione delle Ferrovie dello Stato Italiane.

FIRENZE 13/09/2016

Documento approvato all’unanimita’

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