Mobilità

Ecco le prime proposte della Associazioni Datoriali sul CCNL della Mobilità

Comunicato del 20 gennaio 2011 CCNL della Mobilità Incontri del 18 e del 19 gennaio 2011

Martedì 18 e mercoledì 19 gennaio è proseguito il confronto sul contratto della mobilità ai due tavoli negoziali delle Attività Ferroviarie e del Trasporto Pubblico Locale.

La “ricognizione” sui temi che le parti intendono affrontare in via prioritaria, oltre a fare l’elenco dei punti d’interesse, ha cominciato a delineare anche le rispettive posizioni di merito.

  • Nel settore delle Attività Ferroviarie, le Associazioni Datoriali Federtrasporto e Ancp hanno illustrato le linee guida dei loro orientamenti sulla nuova struttura della retribuzione esplicitando l’impostazione della nuova scala classificatoria già presentata nel precedente incontro, basata su uno sventagliamento parametrale da 100 a 181 (rispetto all’attuale 100/171). La proposta prevede anche la ridefinizione di alcuni istituti quali l’indennità di funzione, l’Edr 2008 ed il salario professionale. Le AA.DD. hanno poi accennato a possibili revisioni delle voci retributive che riguardano le prestazioni del PdM e del PdB (vedi assenza dalla residenza). Come Fit Cisl, unitamente alle altre OO.SS., abbiamo espresso il nostro dissenso rispetto a questa impostazione, ribadendo la necessità di una scala classificatoria più ampia ed articolata affinché essa possa rispondere alle esigenze dell’ambito più vasto a cui deve essere applicata; la stessa struttura retributiva va coniugata con questa necessità e, coerentemente con la nostra piattaforma, non dovrà assolutamente penalizzare i giovani con riduzioni salariali. La fase ricognitiva del confronto proseguirà nel pomeriggio di domani 20 gennaio per ulteriori approfondimenti.
  • Sul versante del TPL, le Associazioni Datoriali hanno posto l’accento sul superamento del R.D. 148/1931 proponendo di avviare un esame tecnico per contrattualizzarne i contenuti. Anav/Asstra hanno, altresì, proposto una revisione della disciplina relativa all’istituto della malattia (progressivo allineamento alla retribuzione normale dei paramenti di calcolo del relativo trattamento e distinzione della misura dell’indennità in modo da privilegiare le malattie gravi e/o di lungo periodo e penalizzare i casi ricorrenti di malattia di breve durata), oltre ad interventi sulla organizzazione del lavoro tendenti:
    • a saturare su base annua l’orario delle 39 ore settimanali calcolato sulla media delle 17 settimane;
    • ad adeguare la normativa sulle linee di lunga percorrenza;
    • ad individuare un limite minimo di straordinario esigibile;
    • a consolidare, a livello aziendale, l’attuale regime di informazione ed esame congiunto, che resterebbe così definito nelle materie relative alla variazione dei programmi di esercizio ed ai turni di lavoro. I

Infine, la proposta datoriale detta l’opportunità di operare una revisione degli istituti di trasferta/diaria/concorso pasti agendo sul concetto di residenza (che deve essere più ampio di quella attuale).

Le OO.SS., unitariamente, hanno condiviso la necessità di affrontare i temi segnalati, indicando però un approccio di merito esattamente opposto ovvero manifestando l’esigenza di migliorare i trattamenti previsti dai relativi istituti. Inoltre si sono riservate di produrre un proprio schema recante l’elencazione di altre materie da affrontare urgentemente. Il confronto proseguirà il 25 gennaio. La Segreteria Nazionale

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