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Economia e trasporti, a Firenze un passo avanti e due indietro

Economia e trasporti, un passo avanti e due indietro

“La linea Ataf più importante per la mobilità fiorentina, cioè la 14, nella direzione dall’ospedale di Careggi verso Bellariva non passa più dalla Stazione SMN. A pochi mesi dall’avvio della tramvia che collegherà proprio la direttrice Stazione-Careggi, si decide di apportare in anticipo un taglio di percorso “pesante”.

Migliaia di passeggeri costretti alla Fortezza o in Piazza Indipendenza, senza troppe informazioni, visto cosa è accaduto ai conducenti che hanno dovuto spiegare a ogni singolo passeggero perché avevano cambiato strada.

Questa novità insieme alla scena di sabato scorso, che ha visto in pieno centro di Firenze un’auto parcheggiata in modo “fantasioso” bloccare per oltre un’ora il servizio pubblico della linea 22, sono la fotografia di un trasporto pubblico forte di investimenti ma debole di tutele, pubblicizzato a parole (“Lasciate l’auto a casa”) e dimenticato nel suo delicato svolgimento. Questa è la grande contraddizione che deve far riflettere.

Firenze punta molto sul servizio pubblico, gli investimenti sulla tramvia e la decisione del Comune di investire ulteriori 4 milioni di euro sulla gomma, sono un atto inequivocabile. Anche la Regione Toscana investe sul TPL.

Non dimentichiamo i cittadini che spendono soldi acquistando abbonamenti e biglietti e si aspettano un servizio funzionale ai loro bisogni, o perlomeno di non venire traditi dalla mancanza di organizzazione di qualcuno.

L’insieme di queste risorse pubbliche e private sono un vero e proprio investimento, pertanto hanno bisogno di garanzie e di tutele per non andare perse, e comunque per non perdere il loro valore.

Ecco che allora, nel momento critico dei cantieri in città, ha davvero un senso investire nel trasporto pubblico per evitare il congestionamento totale, per invogliare alla futura mobilità fatta di importanti nodi di interscambio e di nuove infrastrutture (Tramvia, Stazione Foster, Aeroporto, Parcheggi), per cambiare la mentalità egocentrica dell’auto privata come e dove voglio. Ma dobbiamo fare in modo che il trasporto pubblico viaggi efficacemente, consentendo alle persone di andare a lavoro, a scuola, in ospedale senza sorprese continue. Tutto ciò non è impossibile: serve organizzazione e una sinergia strettissima tra Comune, Ataf e Polizia Municipale. Un’auto non può bloccare una linea Ataf per oltre dieci minuti, il resto del tempo è un danno enorme alla collettività!

La Stazione SMN attualmente è il più grande nodo di interscambio di Firenze, dove arrivano treni, tramvia, taxi, ncc, autobus. Migliorare la sua viabilità togliendo metà transiti della linea 14 forse funzionerà per evitare i blocchi della circolazione ma è comunque un durissimo colpo (l’ennesimo) agli utenti del servizio Ataf, i quali sono alla mercé di troppi che pensano solo a fare i propri comodi sulle preferenziali, sulle fermate, sui capolinea, nelle strettoie, contromano, in doppia fila.

Investire nel servizio pubblico, sia per il pubblico che per i cittadini, ha un senso e diventa redditizio se insieme alle risorse si organizza un sistema di interventi che difendono lo svolgimento del servizio soprattutto nell’interesse di chi lo utilizza. Perché una maggiore velocità commerciale significa costi di gestione più bassi; al contrario azienda e collettività si sobbarcano costi maggiori se il servizio è lento.

Ecco allora il vero investimento sul futuro! Non solo soldi pubblici e privati ma creare la consapevolezza che il servizio di tpl è un bene da difendere e da fare entrare nella mentalità di ogni persona. Ad oggi, la debolezza e l’incertezza del servizio erogato, stanno instaurando esattamente la mentalità opposta… utilizza l’autobus solo chi è costretto da motivi di forza maggiore. Domani grazie al lavoro iniziato oggi, se il signore con il Suv ad esempio, sceglierà di lasciare la sua auto presso un nodo di interscambio per usufruire della comodità e della qualità di un mezzo pubblico, sarà finalmente la vittoria della città che ha investito ottimamente le sue risorse.”

Il Coordinatore FIT-CISL Firenze – Gianluca Mannucci

Firenze, 26 dicembre 2017

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