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Ferrovie in Toscana: tutti i tagli nei numeri della Fit-Cisl

Ferrovie in Toscana: le domande della Fit-Cisl

Il sindacato elenca tutti i tagli nella nostra regione e formula tre domande: dove sono finiti i 70 milioni di fondi comunitari per la Pistoia-Lucca? Che fine ha fatto il Memorario? Quale futuro per il trasporto ferroviario regionale?

Abbiamo appreso in questi giorni dai mass media che vi saranno ulteriori disagi per i pendolari dei treni, in quanto diversi servizi, un po’ in tutte le direttrici regionali, saranno soppressi definitivamente a causa di minori finanziamenti stanziati dal Governo centrale. A dire il vero già a luglio era stato ventilato ai sindacati di categoria da parte dell’Assessorato ai Trasporti che vi sarebbe stato presumibilmente un ulteriore taglio di treni per un valore di 5 milioni di euro l’anno; infatti aspettavamo una convocazione ad hoc per affrontare nel merito il progetto cercando di mitigarne le conseguenze sia sul piano dei servizi al cittadino sia per quanto riguarda le ricadute sui lavoratori.

Per quanto ci riguarda siamo in allarme rosso: con questi provvedimenti si smantella definitivamente il “MEMORARIO” servizio ad alta frequenza che portava dietro il progetto di 500.000 cittadini in treno ogni giorno.

Veniamo ai tagli:

  • febbraio 2011 si sopprimono definitivamente circa 10 treni sulla Porrettana per untotale di circa 130.000 Km anno per un corrispettivo valore di circa 1,3 milioni di euro;
  • settembre 2011 si sopprimono circa 40 treni sulle linee Valdarno/Arezzo per un
  • totale di circa 500.000 Km anno per un corrispettivo valore di circa 5 milioni di euro;
  • giugno 2012 si sopprimono circa 18 treni sulle linee Empoli/Fi-Leopolda e Pontedera/Pisa per un totale di circa 250.000 Km anno per un corrispettivo valore di circa 2,5 milioni di euro;

se va in porto il progetto da parte della Regione:

  • dicembre 2012 si sopprimono circa 40 treni sulle linee Fi/PT/Viareggio – circa 400.000 Km anno, Aretina – circa 187.000 Km anno, Faentina – circa 147.000 Km anno, Pisana Tirrenica sud – circa 215000 km anno, Pisa /La Spezia – circa 110.000 km anno e Fi/Lucca/Pisa – circa 95.000 km anno e per un corrispettivo valore complessivo di altri circa 5 milioni di euro anno.

In particolare, se i provvedimenti di dicembre andranno in porto, specialmente sulla PT/Lucca/Viareggio, si avrà una ulteriore beffa, che mette in chiaro come gli impegni assunti non verranno mantenuti. Anche di recente, nel mese di giugno, l’a.d. delle FS alla presenza degli Enti Locali e Regionali in un convegno a Pistoia, continuava a rilanciare il raddoppio ferroviario della Pistoia /Montecatini/Lucca, affermando che gli impegni e gli investimenti sarebbero stati mantenuti.

La Fit-Cisl Toscana ha sempre sostenuto gli investimenti ferroviari e gli impegni formali assunti il 18 novembre del 2008 fra Ministero, Istituzioni Toscane e Ferrovie per il raddoppio della linea ferroviaria Pistoia-Lucca, con un impegno finanziario di circa 70 milioni di euro (Comunità Europea) da parte della Regione e di circa 46 milioni da parte di RFI, oltre all’impegno per il sottoattraversamento di Montecatini Terme per circa 80 milioni di euro. Poi è calato il silenzio, fino ad arrivare ad ulteriori accordi fra Ferrovie e Regione Toscana del 01/12/2011 per il solo potenziamento e velocizzazione della tratta ferroviaria Pistoia Lucca per un totale di circa 44 milioni di euro. Oggi arriva invece una nuova mazzata, in quanto si tagliano i treni e addirittura si chiudono delle stazioni e fermate: (Serravalle Pistoiese, Borgo a Buggiano, Montecarlo, Porcari, Tassignano, Nozzano e Massarosa). Scelte non casuali: RFI in questi giorni ha infatti lanciato un nuovo progetto riorganizzativo che prevede, oltre alla chiusura di interi reparti di manutenzione, anche un nuovo modello di manutenzione, prevedendo una riclassificazione delle linee ferroviarie in 4 settori in base alla tipologia, all’importanza e ai volumi di traffico. E’ chiaro che si limiteranno al minimo gli interventi sulle linee poco trafficate e poi a scalare sulle altre linee in modo da risparmiare e concentrare tutte le risorse solo sui nodi e sulle linee AV. Insomma, con la riduzione del traffico regionale e una manutenzione minima si creano gli spazi per chiudere definitivamente le linee a vantaggio solo dell’AV.

La Fit-Cisl non ci sta e farà di tutto per denunciare una eventuale impostazione a danno dei pendolari, studenti e a favore solo dei poteri forti di questo Paese dove ciò che interessa sono solo il business dell’alta velocità. Inoltre cosi facendo si mettono a rischio tantissimi posti di lavoro, senza prospettive né futuro.

  1. La Fit in primis chiede agli Enti locali di rimettere in moto gli investimenti infrastrutturali a partire dal raddoppio ferroviario PT/Lucca/Viareggio ricompreso anche nell’accordo Stato- Regione del 16 giugno 2011, costringendo le Ferrovie a rispettare gli impegni assunti;
  2. in secondo luogo chiede la sospensione della delibera del primo ottobre e l’apertura di un tavolo di confronto rispetto ai tagli annunciati, per poter rivedere la programmazione limitando al minimo l’impatto occupazionale e il disagio ai cittadini viaggiatori;
  3. in terzo luogo chiede che la Regione, proprio per evitare eventuali connivenze, si faccia sentire e impedisca a RFI di distogliere gli investimenti per la manutenzione ordinaria dalle linee regionali per destinarle all’AV.

Su questi temi la Fit-cisl cercherà la maggiore unità sindacale possibile per una analisi completa della situazione a partire dalle ricadute occupazionali, e sui servizi resi ai cittadini.

Siamo convinti che sia necessario invertire la rotta e rilanciare, ma non a parole, il trasporto pubblico nella sua interezza con investimenti e risorse certe. Qui ci giochiamo il futuro dei prossimi anni e nessuno di noi può pensare di fare un passo indietro.

Pertanto, se sarà necessario, oltre a ricercare alleanze in mezzo alla gente e a alla politica, non ci tireremo indietro per organizzare tutte le iniziative necessarie per uno sviluppo sostenibile, ecologico, efficiente e puntuale per la Toscana.

Firenze 17 ottobre 2012

Stefano Boni

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