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Fs, lavoratori appalti domani a Porta Pia Luciano (Fit-Cisl): «Esuberi e licenziamenti in Italia e assunzioni all’estero. Ora basta!»

Il 21 ottobre 2011 i lavoratori del Gruppo Ferrovie dello Stato saranno in sciopero. E insieme a loro anche i lavoratori degli appalti ferroviari, che manifesteranno a Roma dalle ore 10.00 alle 13.00 in Piazza Porta Pia davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per denunciare la loro drammatica situazione lavorativa e per rivendicare concrete garanzie occupazionali.

«È assurdo che Fs ad un mese dalla proclamazione dello sciopero non abbia sentito il dovere di convocare i sindacati ad un tavolo per trovare soluzioni adeguate. La responsabilità civile dei disagi ai cittadini è da ascrivere esclusivamente ai vertici del Gruppo», così il Segretario Generale Fit-Cisl Giovanni Luciano si è espresso in merito all’agitazione nazionale di domani.

«In Italia Fs sta creando esuberi, licenziamenti e disoccupazione – mali che riguardano centinaia di lavoratori – e al contempo sta investendo soldi e sta assumendo in Francia, Germania e India. Si tratta di un fatto inaccettabile e che dimostra la totale irresponsabilità di un’azienda che – non dimentichiamolo – è italiana e pubblica. Ora Basta!».

Ma vediamo nel dettaglio perché i lavoratori sono costretti allo sciopero anche nel settore dei servizi.

Ferrovie non è solo binari, treni e stazioni. È un sistema complesso e sinergico che può funzionare solo attraverso l’efficienza di ogni suo segmento; dalla manutenzione ai servizi, fino a quelli in apparenza più umili o “periferici” e locali.

Lo sciopero che i sindacati dei ferrovieri hanno proclamato per domani riguarda anche appunto i servizi accessori e di supporto al trasporto ferroviario: le attività di assistenza alla clientela sui treni notturni, i servizi di ristorazione a bordo, i servizi di pulizia dei convogli e delle stazioni. Queste mansioni sono svolte da lavoratori dipendenti da imprese a cui le società del Gruppo FS hanno affidato i rispettivi appalti.

Anzitutto – dicono i sindacalisti della Fit-Cisl – la ragione più diretta e immediata è la difesa dell’occupazione per 665 lavoratori sparsi in tutta Italia che hanno già ricevuto altrettante lettere di licenziamento.

Ma ci sono tanti altri problemi in ogni regione e territorio.

Nel caso dei treni notturni, Trenitalia ha deciso di rescindere anticipatamente il contratto di appalto con le società Wasteels e Servirail: senza darne comunicazione preventiva alle organizzazioni sindacali. Da qui la conseguenza che ad oggi, i lavoratori hanno ricevuto dalle rispettive aziende lettere di licenziamento con decorrenza 11 dicembre 2011.

Sempre a seguito dei tagli di servizi programmati da Trenitalia, anche la società Treno Servizi Integrati – che gestisce i servizi di ristorazione a bordo treno – ha annunciato 160 esuberi.

Nell’ambito dei servizi di pulizie di treni e stazioni, inoltre, si stanno verificando da mesi criticità che hanno richiesto il ricorso ad ammortizzatori sociali determinando perdite di quote di salario per i lavoratori interessati.

Ugualmente i lavoratori della manutenzione delle carrozze letti e cuccette dipendenti dalla società RSI stanno vivendo da mesi grandi difficoltà e sono stati colpiti anch’essi da provvedimenti di licenziamento.

I lavoratori degli appalti ferroviario scioperano e manifestano non solo per rivendicare garanzie occupazionali ma anche perché i cittadini abbiano la possibilità di fruire di un servizio ferroviario dignitoso, con treni che viaggiano in orario, dotati dei necessari servizi accessori, puliti e con carrozze ben mantenute.

Roma, 20 ottobre 2011

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