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Grave atto unilaterale per il diritto al pasto del PdC e PdB a Borgo San Lorenzo

digiuno-350x214Con la presente siamo nuovamente a denunciare l’assenza di un locale convenzionato a Borgo San Lorenzo finalizzato alla fruizione della cena per il personale mobile e, in alcuni giorni della settimana, del pranzo nel rispetto del CCNL vigente e degli accordi in essere.

Questa problematica è stata sempre sollevata dalle scriventi e, nelle ultime riunioni territoriali sui turni, ci è stato comunicato dal responsabile produzione che erano in corso contatti con Ferservizi finalizzati alla definitiva soluzione del problema.

Nella riunione del 3/6/2013 lo stesso responsabile, a fronte delle stringenti richieste delle OO.SS, aveva assicurato che, in assenza di una soluzione entro un periodo ragionevole, si sarebbero rimodulati i servizi di turno che prevedevano la refezione serale a Borgo San Lorenzo.

Alla luce di questo e della trattativa turni ancora in corso le scriventi OO.SS, consapevoli dell’anomalia in oggetto, si erano rese disponibili ad attendere con responsabilità un concreto passo avanti in un tempo ragionevole.

Invece registriamo un grave atto unilaterale e al di fuori di ogni previsione contrattuale da parte del capo impianto IPCT Firenze che, il 19-6-2013, ha inviato una lettera via e-mail al Pdc aggravando ancora di più la problematica e dissolvendo, senza alcun motivo oggettivo, il diritto del rimborso a piè di lista.

Il CCNL AF al primo capoverso dell’art 51.6 chiarisce dove la fruizione del pasto debba avvenire (“…dovrà avvenire nelle mense aziendali o negli esercizi convenzionati…”).

Lo stesso art 51.6 secondo capoverso chiarisce quali siano i lavoratori che hanno titolo al solo ticket in località sprovviste di mense e/o locali convenzionati. (“….Nel caso in cui il lavoratore effettui la propria prestazione giornaliera in impianti sprovvisti di mensa aziendale o di esercizi convenzionati…”).

La lettera del capo impianto IPCT Firenze, anziché andare nella direzione di risolvere definitivamente il problema e, nel frattempo, tamponarlo con l’applicazione di quanto previsto dagli accordi in essere (rimborso a piè di lista) va nella direzione opposta aggravandolo con una palese violazione contrattuale e cercando di tacitare col ticket quello che è un diritto contrattualmente previsto.

Alla luce di quanto sopra chiediamo l’immediato ritiro della lettera del capo impianto IPCT Firenze e il rigoroso rispetto del CCNL, delle circolari aziendali e accordi in essere.

Restiamo in attesa di un urgente riscontro di merito, in assenza del quale, ci attiveremo al fine di tutelare il diritto alla fruizione del pasto del personale interessato.

Distinti saluti.

Firenze, 21 giugno 2013

Le Segreterie Regionali della Toscana

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