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I Sindacati spiegano le motivazioni dello sciopero del 15/16 alla Commissione di Garanzia

In riscontro alla Vostra nota Pos. 2638/11 del 12.12.2011, pervenuta in pari data alle ore 20.30 circa, le scriventi Segreterie Nazionali esprimono vivo rammarico circa la delibera di conferma del contenuto dell’indicazione immediata del 6.12.2011 Prot. 16968/GEN.

In particolare ci si lamenta sulla decisione di soprassedere all’istanza di audizione avanzata da queste Segreterie in data 9 dicembre 2011, in quanto era nostra intenzione esporre nel merito le motivazioni che ci inducono ad insistere sull’effettuazione dello sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della mobilità, settore ferroviario e settore trasporto pubblico locale.

In riferimento alla contestata violazione della regola della concomitanza tra la suddetta azione e gli scioperi del settore trasporto aereo (Assistenti di Volo Meridiana Fly e Sea Spa/Sea Handling Spa aeroporti di Malpensa e Linate), ci si riporta a quanto più volte affermato da codesta Commissione circa la necessità di valutare “a posteriori” caso per caso l’impatto sull’utenza della coincidenza dello stesso periodo temporale di azioni di sciopero in diverse modalità di trasporto collettivo pubblico.

Nello specifico le azioni che sarebbero in contrasto con lo sciopero del 16 dicembre del settore ferroviario, si riferiscono ad una sola compagnia aerea ed al solo aeroporto di Milano e, visto i soggetti proclamanti, lasciano presumere un tasso di adesione tale da non provocare un eccessivo disagio per gli utenti.

Nella valutazione è importante tenere in considerazione che durante lo sciopero del settore ferroviario il giorno 16 dicembre saranno garantite da Trenitalia sulla tratta Roma-Milano circa 36 coppie di treni, come da tabella A dei treni a lunga percorrenza garantiti nei giorni feriali e festivi.

Sulle motivazioni della vertenza e sulla necessità di effettuare lo sciopero prima del periodo di franchigia natalizia (17 dicembre – 7 gennaio), si fa presente che in questi giorni si definisce la manovra economica del Governo e che allo stato risultano mancanti 1600 milioni di euro per il finanziamento del TPL, senza i quali non ci sarà sostenibilità della mobilità dei cittadini e migliaia di lavoratori rischieranno il posto di lavoro.

Nel settore ferroviario i tagli alle risorse finanziarie hanno determinato una critica situazione, in particolare in queste ore è in corso una difficile trattativa sul servizio universale di media e lunga percorrenza, in quanto Trenitalia, a causa del nuovo modello operativo, riduce notevolmente i servizi offerti sule relazioni Nord/Sud del Paese.

Da questo ne consegue inoltre una limitazione fortissima del servizio notturno che ha prodotto un ingente esubero di personale.

Le incertezze sulle risorse sia per il servizio universale che per quello regionale, determina una ricaduta in termini quantitativi e qualitativi dei servizi di pulizia e di accompagnamento con ulteriore crisi occupazionale

Infine, prima motivazione nello sciopero, oltre 200.000 lavoratori del TPL e delle Attività Ferroviarie sono senza Contratto dal dicembre 2007, e in 4 anni hanno effettuato ben 7 scioperi nazionali senza esito.

Appare evidente che in un simile contesto la cosa più responsabile che il Sindacato può porre in essere è l’effettuazione di uno sciopero nazionale con il rispetto dei servizi indispensabili garantiti, incanalando in un protesta civile la forte tensione che c’è tra i lavoratori che, in un periodo di crisi e sacrifici, sono fortemente preoccupati per il salario, il lavoro ed il contratto.

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