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Igene Ambientale: mobilitazione per la tutela dei lavoratori ed un servizio pubblico efficiente

igiene_ambientaleIn queste tre province è stato previsto dall’Ente regolatore del settore rifiuti, Ato Toscana Sud, una organizzazione che, in ottemperanza della legge regionale 61/2007, unifica il servizio di Igiene Ambientale, superando le frammentazioni e perseguendo, attraverso l’unitarietà gestionale, benefici sia sul servizio che sulle tariffe ai cittadini.

Tutto ciò si è tradotto in una gara europea, bandita da Ato Toscana Sud a cui ha partecipato una A.T.I costituita tra le Aziende già presenti sul territorio che, precedentemente alla partecipazione, avevano deliberato la fusione in unico soggetto in caso di aggiudicazione. A fine gara, questo soggetto, cui è stato affidato il servizio, ha dato vita a quanto deliberato, trasformandosi in Gestore Unico denominato Sei Toscana.

Le Organizzazioni Sindacali, hanno aperto il confronto con il nuovo soggetto gestore, per il passaggio del personale di Aisa, Casentino Servizi, Coseca, CSA e Sienambiente che è avvenuto il 1 ottobre c.a., e si apprestavano a proseguire la trattativa per il trasferimento di tutti gli altri lavoratori dei servizi in appalto/affidamento e nei comuni.

Nel frattempo, attraverso un articolo di stampa e confermato in un incontro con Sei Toscana, ci è stata preannunciata l’esternalizzazione dei servizi di una parte della provincia di Grosseto e dei lavoratori in essi impegnati, ad uno dei soci.

E’ questa la nuova strategia del “Gestore Unico”?

Domandiamo: Sei Toscana si prepara allo spezzatino di parte dei servizi ai propri soci?

Se è così, tutto ciò non è contrario agli obiettivi della legge regionale e dello stesso bando di gara? Questa idea riporterebbe il servizio di Igiene Ambientale ad una divisione che rischia di non garantire i benefici che si auspicavano. Chi persegue oggi un’organizzazione del lavoro divisa, non aumenta la qualità del servizio e ricerca profitti sull’organizzazione del lavoro e sull’occupazione.

Le Organizzazioni Sindacali, insieme a tutti i dipendenti coinvolti, chiedono alla politica locale, alla Assemblea dei Sindaci di Ato Toscana Sud, alla Regione Toscana, di non assistere immobili ad una violazione dei principi che hanno guidato tutta la riforma del settore, ed assumere una posizione netta contro la prevalenza della pura logica di mercato applicata ad un servizio pubblico essenziale, come quello dell’Igiene Ambientale, pagato con le tasse degli utenti.

Insomma, ci sono tutti gli ingredienti per dire agli imprenditori, alle istituzioni locali e regionali, che i sindacati FP CGIL, FIT CISL, UILT UIL della Toscana NON CI STANNO!!!

Le Organizzazioni Sindacali nell’affermare la propria contrarietà ad atti che ricadrebbero negativamente sui servizi e sugli addetti, dichiarano la mobilitazione di tutti i lavoratori con l’organizzazione di assemblee in ogni luogo di lavoro, e con lo Sciopero Generale del 13 novembre.

In assenza di risposte positive, la vertenza sfocerà con un ulteriore Sciopero, per l’intera giornata, di tutto il comparto nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena, da tenersi nel prossimo mese di novembre con una contestuale manifestazione a Siena.

Invitiamo tutti i lavoratori, e tutta la cittadinanza, a respingere ogni ipotesi di processo degenerativo dell’Igiene Ambientale per rivendicare un servizio pubblico all’altezza di un paese civile.

Le Segreterie Regionali

FP CGIL FIT CISL UILTrasporti S. Poggiali F. Chiaravalli P. Fantappiè

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