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Il Consiglio Generale della Toscana si mobilita per scongiurare l'esecuzione di una donna condannata a morte a Teheran

Il Consiglio Generale della Fit Toscana, riunitosi in assemblea il giorno 02 dicembre 2010 a Firenze, coglie l’opportunità di esprimere la propria vicinanza e solidarietà sul caso di Sakineh Mohammadi Ashtiani, la donna iraniana accusata di adulterio e in concorso dell’uccisione del marito.

Sakineh si trova in prigione a Teheran da circa 5 anni; su di lei incombe la condannata a morte per lapidazione e recentemente le autorità iraniane – su pressione internazionale – hanno commutato la pena di morte per lapidazione in impiccagione.

Il Consiglio Generale della Fit Toscana si unisce all’appello della Cisl, affinché sia risparmiata la vita di una donna e di una madre.

Il Consiglio Generale chiede un atto di responsabilità e di clemenza alle Autorità Iraniane, atto che certamente avrà eco internazionale e nello stesso tempo troverà apprezzamento nei Capi di Stato di tutto il mondo, comprese le varie associazioni internazionali mobilitatesi per scongiurare la morte di Sakineh.

Il Consiglio Generale invita il Governo Italiano a non mollare e ad insistere nell’opera diplomatica sulle Autorità Iraniane, affinché si faccia il possibile per risparmiare una vita umana.

Il Consiglio Generale con questo ennesimo appello, che serve anche a non abbassare la guardia e lasciare che nel silenzio il destino si compia, auspica che in breve tempo si possa avere una soluzione positiva alla vicenda.

Firenze 02 dicembre 2010

Ordine del giorno approvato all’unanimità.

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