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Il TPL in Toscana ha bisogno di certezze e di un percorso chiaro per il futuro

    Filt/Cgil Fit/Cisl Uilt/Uil  Faisa/Cisal     

  Segreterie Regionali Toscana 

Comunicato Stampa

In questi anni l’intero sistema del TPL della Toscana attraverso scelte positive quali la costituzione di un ufficio unico di programmazione del servizio e di un unico lotto di gestione del settore ha dato risposte positive rispetto ai tagli al fondo nazionale dei trasporti che dal 2010 si sono susseguiti.

La risposta della gara a lotto unico per individuare un unico soggetto che gestisse tutto il trasporto pubblico locale in Toscana ha messo in sicurezza l’intero comparto e garantito i livelli occupazionali e di reddito ed è stata una scelta unica e irripetibile per l’evoluzione legislativa ed i pronunciamenti dell’ART (Agenzia Regolazione dei Trasporti) in materia, mentre in seguito alla riforma Del Rio la scelta di accentrare presso un  unico soggetto programmazione del servizio si è rivelata una soluzione non più modificabile.

Le azioni legali promosse presso i Tribunali Amministrativi e quella alla Corte di Giustizia Europea nonchè la sentenza del Consiglio di Stato del dicembre 2019 ed ulteriori ricorsi al Tar del febbraio 2020 non hanno annullato la gara, nè sospeso i suoi effetti, né messo in discussione il lotto unico e  nè posto giudizi sfavorevoli all’operato della Regione Toscana.

Dopo l’assegnazione definitiva ad Autolinee Toscane del 3 Maggio 2019, consapevoli che la stagione dei ricorsi non si sarebbe conclusa chiedemmo che le risorse per  l’anno 2020 fossero le stesse garantite dal c.d. “contratto ponte” sottoscritto da Aziende e Regione per il bienni 2018/2019.

Noi ripartiamo esattamente dal 3 maggio 2019 ossia dalla richiesta di risorse stabili, convinti soprattutto oggi in questa drammatica stagione marchiata dal Covid-19 che occorre investire nel trasporto pubblico, che anche nelle fasi più difficili dell’emergenza sanitaria non si è mai fermato, a dimostrazione che può e deve essere uno dei settori strategici per la ripresa del Paese e della nostra Regione.

Pensare di ridurre i finanziamenti al settore vorrebbe dire impoverire territori interi di questa Regione e lasciare intere aree senza nessun servizio.

In questi giorni si è aperta un’inchiesta della Procura della Repubblica di Firenze, le scriventi come sempre confidano nel lavoro della Magistratura, auspicano però che si arrivi al temine dell’inchiesta in tempi brevi e che per far ciò siano messe a disposizione degli inquirenti tutti i mezzi necessari perché ciò avvenga.

I lavoratori del settore e gli utenti non possono continuare a vivere nell’incertezza del quantitativo di servizio svolto e degli investimenti per il rinnovo dei mezzi. Troppo spesso abbiamo assistito a rimpalli di responsabilità che si sono scaricate appunto su lavoratori e utenti.

Vogliamo rivolgerci a tutti i soggetti chiedendo:

In primis alla Regione Toscana  e alle Amministrazioni Comunali, anche proprietarie delle aziende che hanno sempre creduto nella gara, chiarezza immediata su come dovrà essere gestito il servizio nei prossimi anni perché non possiamo perdere più tempo!

Rinnovare l’impegno al mantenimento delle risorse che derivano dai bilanci della Regione Toscana delle Provincie e dei Comuni per i prossimi anni a prescindere dal percorso di subentro. Per fare questo c’è bisogno di tutti i soggetti di rappresentanza coinvolti, Anci, Upi, Regione Toscana e delle Associazioni Datoriali ASStra, Anav e Agens. La certezza dei finanziamenti significa proseguire nel rinnovo dei mezzi, garantire il servizio  pari a c.a. 110 milioni di Km l’anno e  l’occupazione in un settore che da lavoro a più di 5.000 famiglie in maniera diretta e circa 2.000 in maniera indiretta.

Si apra immediatamente un  tavolo con tutti i soggetti per discutere della  riorganizzazione del servizio se come si apprende dai giornali, ogni singolo Comune sta discutendo sulla differenziazione degli orari delle attività produttive, e soprattutto,  sulla diversa articolazione degli orari di ingresso e uscita dalle scuole. Il servizio di trasporto pubblico può e deve dare un significativo contributo in questo difficile momento di riorganizzazione del sistema Paese; fondamentale anche la partecipazione dei servizi di scuola bus che la  sospensione delle attività didattiche ha messo in ginocchio e posto centinaia di autisti in cassa integrazione a zero ore.

Chiediamo che si assuma una scelta chiara rispetto ad una discussione preventiva in vista della riapertura delle scuole con un intervento autorevole da parte delle amministrazioni comunali, riprendendo in mano insieme, alla regione, sia gli indirizzi della gestione ma anche di indirizzo dei servizi  in un settore che ha bisogno di una chiara impronta pubblica.

Abbiamo bisogno che il “Pubblico” torni ad essere protagonista e partecipe delle scelte e della valorizzazione di un servizio strategico per il nostro territorio, in grado di dare risposte positive all’ambiente e a tutti quei cittadini che lo utilizzano per recarsi a lavoro o per i propri spostamenti. Per far questo occorre un dibattito vero sulle scelte strategiche future, non su quelle del passato quando si costruiva la gara e le sue regole. Oggi più che mai servono azioni concrete ed esigibili in tempi rapidi che aumentino la velocità commerciale dei mezzi, riducendo i tempi di percorrenza, che rendano il trasporto pubblico e collettivo appetibile anche per chi fino ad oggi non l’ha mai scelto a favore del mezzo privato. Il miglioramento dell’intero settore significa anche migliorare le condizioni economiche e normative di chi ci lavora oltre che aumentare anche il numero degli occupati, di un settore che in garantisce occupazione  a tante famiglie.

Abbiamo chiesto alle Associazioni Datoriali di settore di essere parte attiva in questa discussione e che difficilmente saremo disposti a tollerare dalle aziende le solite risposte evasive giustificate dall’incertezza della gara, pretendiamo risposte sia sugli investimenti sui servizi ma anche risposte economiche nei confronti dei lavoratori.

Il sindacato è pronto a questa sfida ma non è più disponibile a dilazionare i tempi all’infinito e pertanto metterà in campo tutte le iniziative possibile per stabilire un percorso di certezza e di futuro per tutto il comparto.

Firenze 19 giugno 2020

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