Mobilità

"In pericolo servizi e posti di lavoro" Boni intervistato da "Toscana 2011 – Dossier"

La FIT-Cisl Toscana accetta la sfida di sviluppare il trasporto collettivo attraverso una nuova organizazione che integri ferro e gomme. “Purché si faccia sul serio, avendo sempre un occhio di riguardo all’ambiente, ai servizi e alla sicurezza dei cittadini” precisa Stefano Boni.

Maggiore uniformità e meno sovrapposizioni. Sono questi i punti sui quali pone l’accento Stefano Boni, segretario generale FIT Cisl Toscana, in un momento come quello attuale di bufera e di riforme in vista per il trasporto pubblico regionale. “La programmazione dei servizi per il trasporto pubblico locale, a livello di provincia e/o territorio, non tiene di solito conto di cosa fa l’amministrazione confinante – sottolinea – A mio parere è necessario in primis avere una visione regionale e poi programmare i servizi, facendo la massima attenzione a creare doppioni gomma/gomma e gomma/ferro; poi bisognerebbe creare un piano generale dei trasporti della Toscana con un sistema tariffario unico, che valga su tutto il territorio.

Qual è la forma di trasporto più debole, che necessiterebbe di un potenziamento? “Oggi il mezzo più usato purtroppo è ancora l’auto: c’è bisogno quindi di potenziare l’uso dell’autobus, del tram , del treno attraverso politiche incentivanti, favorendo l’accesso alle fermate, creando ampi parcheggi vicino alle stazioni, corsie preferenziali, garantendo più sicurezza dei mezzi e, infine, prevedendo anche che i biglietti dei mezzi possano essere detratti dal reddito personale.”

Pensa che la proposta della Regione sulla fondazione di un’unica azienda che integri ferro e gomma possa rivelarsi efficace per razionalizzare il trasporto locale? “Come fit cisl ormai è diversi anni che siamo su questa idea, ovvero siamo più che favorevoli a creare una sola società regionale di trasporto che integri ferro e gomma. Pensiamo che questo cambiamento porterebbe con sé una maggiore efficienza, una razionalizzazione dei servizi e, infine, creerebbe risparmi nei costi in generale (manutenzione, assicurazione, carburante, compensi ai consigli di amministrazione). Accettiamo la sfida di sviluppare il trasporto collettivo attraverso una nuova organizzazione purché si faccia sul serio, avendo sempre un occhio di riguardo all’ambiente, ai servizi e alla sicurezza dei pendolari e dei cittadini.”

Sarà possibile, nonostante i notevoli tagli di fondi, la tutela dei lavoratori e dei diritti degli utenti? “Con i provvedimenti del governo di agosto 2010 siamo partiti da -220 mln di euro per il TPL per il 2011. Poi la Regione Toscana ha messo a disposizione 189 mln di euro. Mancano quindi 31 mln, di cui 24 per la gomma (-12,47% di servizi) e 0,7 per il ferro (-3% dei servizi). Tutto questo ha fatto si che le aziende gomma del trasporto pubblico locale, oltre ad aver aumentato i biglietti ed aver tagliato i servizi, abbiao dichiarato esuberi per 400/500 lavoratori. Come sindacato abbiamo attivato le procesure di raffreddamento con la associazioni datoriali (Asstra e Anav) e con il prefetto di Firenze. Con l’assessore regionale insistiamo affinché vengano stanziati ulteriori finanziamenti derivanti dall’accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010, con il quale il governo ha previsto altri 900 mln a livello nazionale. In casi di difetto è ovvio che siamo pronti a manifestare e scioperare.”

Come si muoverà la Fit Cisl per garantire il rispetto dei diritti dei cittadini? “Fit Cisl chiederà di certificare i ricavi realizzati dalle aziende attraverso gli aumenti di 10/20 centesimi dei biglietti e la lotta all’evasione dei ticket.; un tavolo operativo (composto da Regione, enti locali, imprese e Oo.ss) per garantire l’attuale occupazione; stabilità per il 2011, che significa mettere mano alla riforma del Tpl, garantendo una parità di incidenza dei costi standard, organizzando una gara unica regionale e creando un’unica società regionale; garanzie verso i cittadini sulla sicurezza, qualità/puntualità, efficienza e decoro del servizio; la creazione di un ente bilaterale per l’autofinanziamento di provvedimenti per la gestione del personale; l’accantonamento di fondi regionali per il rinnovo del parco automezzi, per incentivare il trasporto locale e ,infine, per migliorare l’efficienza del servizio.”

Intervista di Michela Evangelisti apparsa su “Toscana 2011 – Dossier”

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