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Incontro con ANSF del 13 maggio

ansfIl giorno 13 maggio 2013 si è tenuto a Roma il programmato incontro con Ansf a seguito di richiesta specifica da parte delle OO.SS. firmatarie del Protocollo Relazionale.

Dopo una breve illustrazione da parte del Direttore di Ansf e riguardante lo stato dell’arte a seguito degli incontri con il Gestore Infrastruttura e le Imprese Ferroviarie, da cui emergono tutta una serie di distinguo che evidenziano la forte necessità di un presidio costante anche per il pieno recepimento dei contenuti del Decreto Ansf 04/2012.

Da parte sindacale sono state esposte tutta una serie di criticità le quali confermano anche le preoccupazioni a suo tempo sottolineate quali la complessità del sistema in presenza di una forte frammentazione del settore.

Sostanzialmente, anche in riferimento ai contenuti del Rapporto Ansf 2012 sulla sicurezza, come OO.SS. abbiamo avanzato la richiesta di un puntuale intervento che esplichi la sua valenza anche da un punto di vista della manutenzione sul quale il sistema non può permettersi ulteriori decadimenti. Inoltre è necessario che l’agenzia chiarisca la gerarchia delle fonti, evitando, come nel caso della lateralizzazione delle porte che una nota esplicativa delle imprese ferroviarie modifichi una DEIF applicativa dei principi sanciti dall’ANSF.

Il secondo punto affrontato ha riguardato la formazione degli operatori del settore che le imprese tendono a relegare nel campo della mera informazione. Riprova di ciò è lo stato forte di incertezza tra i lavoratori che può avere riflessi negativi in tema di sicurezza.

E’ opportuno che da parte di Ansf venga attivato un focus sull’aspetto della manovra, in vista della prossima autoproduzione da parte delle imprese di tutte le manovre gestite da Rfi.

In aggiunta a quanto sopra, per quanto riguarda il dispositivo Vigilante, la questione dei Passaggi a Livello e del ruolo del Capotreno, come OO.SS. abbiamo sostenuto l’importanza da parte di Ansf anche di emanare una sorta di “interpretazioni autentiche” su alcuni elementi frutto di una errata trasposizione delle norme da parte del G.I. e delle I.F.

Infine, da parte sindacale abbiamo posto l’esigenza di avere un riscontro del monitoraggio di cui al Protocollo Relazionale, approfondendone i contenuti per mettere a fuoco alcuni aspetti operativi e correttivi, e che l’attività di Ansf si focalizzi in maniera più incisiva sull’aspetto del controllo e verifica dell’attività degli operatori e che l’emanando decreto sulle sanzioni potrà rendere più funzionale.

In conclusione si è deciso di continuare il lavoro di monitoraggio, tramite il tavolo scaturito dal protocollo relazionale, aggiornando il confronto a una prossima data.

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