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Incontro con il Gruppo FS per il Fondo di Solidarietà

Pensione.jpgNella mattinata di ieri è proseguito il confronto con la Holding Fs per la definizione di due distinti accordi inerenti il Fondo di Sostegno del Gruppo FS: l’accordo di procedura, per disciplinare l’accesso all’attuale Fondo sancito dal Decreto Interministeriale del 9.1.2015 e l’accordo per un nuovo regolamento che, recependo l’intesa del 24 giugno 2013, consenta di poter attivare il “Ricambio Generazionale” per cui sono disponibili esclusive risorse economiche. In merito all’accordo di procedura la proposta aziendale ricalca in gran parte quella finora adottata, confermando la volontarietà quale condizione principale per l’accesso al fondo.

Rimane inalterata, nel caso di mancato accordo nella fase sindacale, la possibilità di accesso al fondo esclusivamente su base volontaria di una quota del 30% del personale dichiarato in esubero, ma non viene più previsto il passaggio nelle Strutture competenti del Lavoro per l’ulteriore tentativo di giungere ad un accordo.

In alternativa viene indicata la sede aziendale nazionale con il coinvolgimento delle Segreterie Nazionali quale luogo dove esperire la fase finale negoziale. A tal proposito abbiamo espresso le nostre riserve in merito valutando, a seguito di un ulteriore approfondimento, la possibilità di prevedere una diversa conclusione di questa parte del confronto.

Per quanto riguarda la definizione del nuovo regolamento, come già si è avuto modo di riferire, la società, oltre ad aggiungere alle previsioni ordinarie e straordinarie del fondo quella del “Ricambio Generazionale”, intende inserire tra le prestazioni anche quella dell’integrazione economica alla Naspi che, come noto, dal 1 maggio 2015 sostituisce l’indennità di disoccupazione.

In base a questa ipotesi, per l’acquisizione del diritto a pensione sarebbe previsto un periodo di massimo 24 mesi di utilizzazione della Naspi, con una integrazione economica a carico del fondo ordinario tale da assicurare un reddito complessivo pari al 70% della retribuzione fissa in godimento negli ultimi 12 mesi. Per gli eventuali mesi successivi necessari al raggiungimento della quiescenza si beneficerebbe solo della prestazione integrativa del fondo sempre con la garanzia del mantenimento del suddetto reddito del 70%.

Al riguardo, come FIT CISL, abbiamo espresso delle riserve rispetto all’introduzione di questa nuova modalità, che riteniamo non adatta nell’ambito dell’accompagnamento a pensione ed abbiamo chiesto che l’inserimento nel nuovo regolamento possa avvenire solo nel caso siano garantite le stesse condizioni e tutele fino ad oggi assicurate dal fondo straordinario nella gestione degli esuberi.

Vista la necessità di questi ulteriori approfondimenti, abbiamo posto con forza l’urgenza di arrivare a definire le condizioni perché si attivino le prestazioni solidaristiche del fondo per il “ricambio generazionale, frutto di un accordo del giugno 2013, anche perché, per stessa ammissione della delegazione FS al tavolo del rinnovo contrattuale aziendale, al momento, in azienda non vi sono esuberi tali da richiedere l’attivazione del Fondo straordinario.

La riunione è stata aggiornata ad altra data.

La Segreteria Nazionale

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