Portualità

Infortunio grave nel lavoro nell'ambito del porto di Piombino

Nella giornata dell’8 marzo 2011 è avvenuto un infortunio gravissimo presso il porto di Piombino che ha coinvolto un lavoratore portuale.

Questo grave infortunio è uno di una lunga serie che accade nelle aree portuali italiane.

Il ripetersi di questi avvenimenti ripropone con maggior forza la necessità di definire con urgenza l’aggiornamento del decreto legislativo 272/99 che definisce le speciali norme di sicurezza in ambito portuale.

Già per due anni consecutivi il Governo ha irresponsabilmente prorogato i termini previsti per il loro adeguamento al Testo Unico.

Ancora oggi, nonostante che da oramai dieci mesi si sia concluso il confronto tra le parti sociali ed i Ministeri competenti per tale adeguamento, il Governo ha determinato un ulteriore slittamento di ben dodici mesi per l’emanazione dei provvedimenti applicativi previsti del testo unico per la sicurezza dei lavoratori portuali.

E’ un inaccettabile atto di irresponsabilità, che di fatto vede ritarda complessivamente di quattro anni, l’emanazione di tale provvedimento. La previsione di un mero rinvio temporale non risolve certamente i reali problemi normativi per la sicurezza del settore portuale.

E’ insopportabile e vergognoso anche a fronte del ripetersi di gravissimi incidenti, quale quello occorso ieri, che il Ministro dei trasporti e l’attuale Governo non adottino i necessari provvedimenti a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e di quanti operano negli ambiti portuali.

Roma 9 marzo 2011

Le Segreterie Nazionali

FILT CGIL – FIT CISL – UILTRASPORTI

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