GeneraliIMPORTANTI

Intervento delegazione Toscana al Congresso Nazionale 2017

La delegazione Toscana è orgogliosa di partecipare all’11° Congresso della Fit/Cisl Nazionale, e fermamente convinta che questa sia un’opportunità per rimarcare prima di tutto la centralità della famiglia e dell’individuo, insieme alla dignità del lavoro; prima di entrare nel merito delle questioni che interessano il mondo dei trasporti e dei servizi, vogliamo ringraziare tutti i delegati, uomini e donne, che nel percorso congressuale hanno partecipato e si sono impegnati a tutti i livelli, permettendo di celebrare anche questo congresso nazionale. Un particolare saluto e un ringraziamento vanno ai delegati e ai volontari della Fit/Cisl Sardegna che, per la terza volta di seguito ci danno generosamente accoglienza in questa bellissima terra.

​L’intervento della Fit/Cisl Toscana vuole porre attenzione su alcune questioni tracciate nella relazione introduttiva del Segretario Generale Antonio Piras, che ha toccato tutti i punti facendo una panoramica più generale della situazione del Paese e della crisi che ancora persiste in molte realtà e settori, per scendere poi sui temi che più ci stanno a cuore, quale quello del trasporto e dei servizi, per poi arrivare agli aspetti più specifici interni e al futuro della Federazione.

Liberalizzazioni e Privatizzazioni

Il tema delle privatizzazioni è un argomento molto delicato che interagisce, con la sensibilità di tutti noi, e crea apprensione in tantissimi lavoratori; nello stesso tempo coinvolge molte più persone che, attraverso i vari messaggi dei “soloni” di turno, pensano che così i servizi miglioreranno, le tariffe diminuiranno ecc. Lo slogan per eccellenza, “aumentare la concorrenza per diminuire i prezzi delle prestazioni e/o delle tariffe” che sulla carta suona bene e sembra funzionare, se si va ad applicare indistintamente a tutti i prodotti e anche ai servizi pubblici, troppo spesso non funziona; non realizza affatto migliori condizioni per i consumatori; mentre invece, dall’altra parte, induce frustrazione, preoccupazione, incertezza in milioni di lavoratori, che vengono presi dalla paura di perdere il proprio reddito; nello stesso tempo poche persone e/o gruppi finanziari ecc. sembra si arricchiscano, aumentando le distanze e annientando la classe media che fino a quel momento è stata quella che ha dato fiato ai consumi e alla ripresa. Da segnalare i tanti fallimenti che, per salvaguardare centinaia di lavoratori attraverso gli ammortizzatori sociali, producono costi elevatissimi, che ricadono sulle casse dello stato e quindi sui cittadini. Insomma crediamo che molti modelli messi in campo non hanno funzionato, a partire da quello degli appalti in genere e dal sistema delle cooperative, che basandosi su politiche privatistiche, hanno prodotto povertà, paura, negando la credibilità di quei Governi che le hanno applicate senza controllo e senza clausola di salvaguardia a migliaia lavoratori. Pertanto la riflessione che vogliamo lanciare a tutto il congresso della Fit e agli illustri ospiti, è quella di procedere a una analisi approfondita rispetto alle politiche privatistiche messe in campo dai vari Governi, senza una logica, ma soprattutto senza un progetto definito e credibile, e domandarsi se effettivamente i lavoratori, i cittadini, hanno guadagnato in benessere oppure sono aumentate le preoccupazioni e l’incertezza per il proprio futuro. Un esempio può essere la privatizzazione delle Poste italiane che ha comportato pesanti incertezze occupazionali e forti disagi per la popolazione. Lasciamo ognuno alle proprie riflessioni, quello invece che vogliamo analizzare insieme a voi, riguarda il processo di privatizzazione delle FS, che l’AD, con l’appoggio del Governo, sta portando avanti ostinatamente.

Alcuni mesi fa l’AD di FS Holding ha presentato alla stampa molto orgogliosamente, un piano di sviluppo decennale da circa 94 miliardi di denari dei cittadini Italiani, propositivo solo ai fini aziendali, senza aver consultato i contribuenti, e apparentemente senza ritorni, in tempi certi, per il Paese e per lo sviluppo dello stesso. Un piano che prevede forti investimenti all’estero, come in Inghilterra, in Grecia, oppure altrove. In Italia mancano programmi di investimento sia per la manutenzione delle strade, dei ponti, oppure semplicemente per un nuovo piano di sviluppo della rete ferroviaria che possa mettere in connessione tantissime aree del territorio che nel frattempo sono cresciute e si sono sviluppate ed hanno bisogno di infrastrutture sia ferroviarie che viarie. Siamo in Sardegna e ci sembra che l’intera rete di circa 430 km sia completamente non elettrificata e senza il doppio binario con esclusione del solo tratto Cagliari-San Gavino. Allora perché non si comincia ad investire partendo proprio da qui? Inoltre che dire della volontà dell’AD di FS di voler privatizzare le frecce e il trasporto merci con la nuova società Mercitalia Rail, mettendo a rischio di fallimento Trenitalia, per creare una miriade di nuove società, consigli di amministrazione e altre prebende senza capire a chi giova e per cosa?

Come Fit/Cisl Toscana, auspichiamo che da questo congresso parta, forte e chiaro, un messaggio contro l’AD di FS e contro il Governo, che sembra si siano arresi davanti ad alcuni poteri forti del Paese. NO alla svendita dell’ultima grande azienda pubblica, NO alla privatizzazione e allo spacchettamento delle ferrovie. Su questi temi è necessario coinvolgere l’opinione pubblica e mettere in campo ogni azione possibile per contrastare e impedire questo scempio. Il tempo è finito è necessario passare alla mobilitazione e anche ad azioni forti come lo sciopero che deve essere sistematico fintanto che il progetto di privatizzazione non venga accantonato ed annullato.

Infrastrutture

​Per quanto riguarda lo sviluppo delle infrastrutture, che tutti invocano, a partire dal Governo e dalle Istituzioni Locali, in modo da ammodernare il Paese ma anche soprattutto per creare posti di lavoro, è necessario fare una legge ad hoc per superare fatto che, fintato un semplice Comune avrà il diritto di veto (tipo da questo territorio non si passa) non ci sarà nessun ammodernamento e nessun posto di lavoro. Insomma nel Paese ci sono tantissimi esempi e non possiamo più permettere che un’opera, sia essa una strada, un oleodotto, una ferrovia, piuttosto che un’autostrada che ha interesse nazionale o regionale, sia bloccata da un piccolo Comune che ne pone il veto e affossa il Paese. Intervenire prima che sia troppo tardi, il Governo batta un colpo.

Fit/Cisl, Organizzazione, Democrazia Economica e Cisl Reti

La delegazione Toscana valorizza il cambiamento e l’organizzazione che la Fit in questi anni ha portato avanti, sia nel modo di approcciarsi ai problemi sia dal punto di vista della coesione interna che ha consentito a tutta la federazione di crescere, non solo sul piano associativo ma anche su quello della credibilità esterna ed interna e sulla rapidità nelle scelte da compiere. Valorizzare gli uomini e le donne mettendo al centro il lavoro e soprattutto la dignità, combattendo la precarietà, le false partite iva, lavori sottopagati negli appalti e tutte quelle attività camuffate che producono solo incertezza e paura nella società e nel Paese. In quest’ottica è necessario sempre più valorizzare i dipartimenti della Fit, per una maggiore coesione e condivisione delle scelte da prendere e nello stesso tempo porre attenzione alle aree contrattuali attraverso un riconoscimento reciproco; essere sempre più inclusivi e coinvolgere i lavoratori dello specifico comparto, attraverso il dialogo e la partecipazione. Inoltre, un’attenzione particolare, come ha fatto la Fit nazionale, va rivolta ai giovani; non solo quelli in servizio che vanno sì coinvolti per far conoscere diritti, doveri e fargli conoscere come lavora il sindacato, ma è necessario intervenire anche prima che trovino un lavoro per aiutarli e indirizzarli rispetto ai loro studi e capacità. Insomma il sindacato che diventa parte attiva attraverso uno spazio reale dove i giovani possano trovare delle risposte rispetto alle loro aspettative.

​In questo contesto, dove tutto cambia in fretta rispetto alle mille cose che possiamo fare davanti ad un computer come comprare qualsiasi oggetto e/o biglietti di varia natura, il sindacato da una parte e mondo delle imprese dall’altra, devono aprire una stagione nuova dove aziende e mondo sindacale si confrontino e vengano valorizzate le relazioni sindacali inclusive. Nelle aziende dei trasporti e dei servizi, dove le innovazioni investono il mondo del lavoro, dobbiamo affermare un modello partecipativo che miri alla democrazia economica legata al futuro e alle scelte delle aziende, trovando anche nuove opportunità soprattutto per i giovani, donne e uomini. Un sindacato nuovo che, anche tramite il mondo della scuola, fa educazione civica, come il progetto Concorso “sono stato io” rivolto al mondo del TPL. Le scuole e i ragazzi toscani sono stati premiati sia nel territorio di Siena che di Pisa. Un sindacato nuovo e attento a quello che lo circonda, capace anche di proporsi con principi sociali, etici ed educativi e con nuove idee culturali.

Un sindacato che sa analizzare anche i propri limiti, ma che non si arrende e riparte senza guardarsi indietro. Un sindacato che si appella a tutti i soggetti messi in campo perché si riprenda in concordia il progetto della Cisl Reti, ancora attuale e valido se realizzato da tutti i soggetti che hanno creato questa opportunità. Tante sono le difficoltà e i problemi che si incontrano sulla strada ma è necessario ricercare la volontà politica e strategica, senza fughe in avanti, e rimettersi al tavolo con umiltà; riprendere il cammino per la vera costituzione della Cisl Reti (Trasporti, Energia e Comunicazioni). Un’opportunità che non possiamo non considerare. Dobbiamo provarci ancora.

​Questo il contributo della Toscana ai lavori del Congresso Nazionale, che deve andare avanti perché i nostri giovani tornino a sperare nel proprio futuro. E’ con questo appunto, “con più trasporto verso il futuro”, che vogliamo chiudere il nostro intervento; Che il nostro impegno sia orientato alla vera ed efficace tutela della persona nel lavoro che cambia.

Buon congresso,

VIVA LA FIT VIVA LA CISL

Baia Chia – Cagliari 29-30-31 maggio e 01 giugno 2017

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