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IVU e soppressioni

Oggetto: Richiesta di censura per mancata convocazione del tavolo nazionale a seguito dell’attivazione delle procedure di raffreddamento ai sensi della Legge 146/90 modificata dalla 81/2000 regolarmente inviate in data 24 giugno 2011.

Le Segreterie Nazionali Filt CGIL, Fit CISL, UILTrasporti, UGL Trasporti e FAST Trasporti, dopo un anno di trattative nelle quali spesso si è rischiata la rottura, hanno sottoscritto il 20 maggio scorso, un accordo nazionale per la gestione computerizzata dei turni del personale assegnato ai treni (macchinisti e capi treno) attraverso un nuovo sistema, tra l’altro già in sperimentazione, cosiddetto IVU.

Tale sistema utilizzato per l’attribuzione dei servizi al citato personale nel corso dell’ultimo cambio orario dei treni ha generato, nelle diverse realtà regionali dove è stato applicato, una serie di proteste dovute principalmente ad un’utilizzazione fuorviante dell’accordo sopra richiamato.

Il risultato dell’iniziativa, sommato alle carenze strutturali di personale, determina ogni giorno in diverse Regioni soppressioni di treni con pesanti ripercussioni al servizio e prim’ancora alla mobilità dei cittadini.

Nel segmento AV, nonostante un anno intero di sperimentazione ancora oggi non sono stati raggiunti livelli accettabili di gestione equanime delle risorse assegnate ai treni, infatti risulta che in questi giorni siano state attivate le procedure di raffreddamento in alcune Regioni.

L’applicazione dell’accordo, già nei fatti sofferto, non può e non deve servire al mero scopo di coprire le carenze strutturali sopra richiamate, così come non abolisce il confronto territoriale, in quanto espressamente previsto dall’accordo in oggetto oltre che dall’articolo 14 del CCNL aziendale FS.

Visto il disagio creato ai lavoratori ed ai viaggiatori le scriventi avevano richiesto la convocazione del tavolo nazionale il 31 maggio, ribadita il 13 giugno scorso, alle quali non è seguita alcuna risposta.

Stante la grave situazione, le OO.SS Nazionali, hanno attivato in data 24 giugno scorso le procedure di raffreddamento così come previsto dalla legge alle quali dopo, 11 giorni, non è ancora scaturita alcuna convocazione del tavolo.

E’ evidente che il mantenimento di tale atteggiamento porterà ad una proclamazione di sciopero nazionale degli equipaggi treno, quindi nel denunciare il mancato rispetto della legge la parte sindacale auspica una pesante censura alla Società Trenitalia S.p.A. rendendosi, in ogni caso, disponibile ad un’audizione delle parti.

Nel frattempo è necessario richiamare l’insoddisfazione di diverse istituzioni Regionali e Comunali (articoli di stampa locale) che nella fattispecie hanno contestato l’assenza d’informazioni e sottolineato il disinteresse di Trenitalia per la soluzione della vertenza.

La richiesta di censura da parte delle scriventi è maturata attraverso la presa d’atto di un atteggiamento dilatorio e di un pericoloso disimpegno di Trenitalia nei confronti delle controparti.

Trenitalia, da tempo non rispetta più le regole e i meccanismi legislativi di garanzia collaudati, ha ridotto le relazioni industriali ad un fastidioso orpello ed ignora di fatto l’obbligo del confronto determina condizioni di convenienza attraverso l’uso strumentale dell’esercizio del potere, alimenta incertezza e indisponibilità nelle maestranze nel determinare gravi azioni unilaterali.

In particolar modo quando esse incidono sui diritti e sulle tutele del lavoro, quali sono certamente: il trasferimento di produzione e di personale all’interno delle Regioni e tra Regioni stesse, l’inserimento delle ferie nei servizi pur non essendo state richieste, la disponibilità fissa in turno, il ricorso a forti pressioni sui lavoratori, in particolar modo quelli più deboli e la mancata prevista informativa aziendale utile alla trattativa così come previsto all’articolo 14.2 del contratto aziendale FS e dall’accordo sopra richiamato.

In conclusione, nella speranza di una Vostra inequivocabile presa di posizione, le scriventi si permettono di segnalare che a tutt’oggi sul territorio nazionale vengono soppressi giornalmente centinaia di treni regionali e che le ragioni fondamentali delle soppressioni vanno ricercate oltre che nelle carenze croniche di personale assegnato ai treni anche dagli effetti prodotti dalla mancata contrattazione territoriale.

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