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La dirigenza di RFI Toscana NON mantiene gli impegni sottoscritti

Purtroppo, dobbiamo constatare anche se dispiaciuti, che la Dirigenza di RFI, Personale e Organizzazione di Firenze, nonostante le rassicurazioni, anche per scritto, non ha mantenuto gli impegni presi in merito alle assunzioni. Infatti a fronte di n° 09 assunzioni da concretizzare entro aprile 2011, ne sono state fatte solamente circa la metà. Naturalmente la responsabilità, come evidenziato, non è da ricercare nella struttura territoriale, ma nella struttura Personale e Organizzazione di Roma. Una soluzione semplicistica, e ci domandiamo perché continuiamo a fare le riunioni con la dirigenza territoriale se, rispetto agli impegni presi, sa già di non rispettarli. La decisione presa dalla Fit/Cisl di ritirare la sigla e la firma dal verbale del 15 marzo 2011 è una conferma di quanto sopra. Noi non siamo per perdere tempo e chiediamo di fare le riunioni con chi è in grado di mantenere quello che firma.

Un altra cosa da mettere in evidenza, rispetto sempre agli impegni presi dalla suddetta dirigenza e facendo riferimento alla riunione del 28 aprile us, è che, ancora una volta viene presentata una riorganizzazione delle strutture produttive, in particolare quelle degli uffici, che non è corrispondente al lavoro da svolgere, non c’è collegamento con le attività e con le mansioni del personale che in quel momento si trova in quel settore ad operare. Quello che vogliamo dire e che abbiamo chiesto, è il rispetto: degli accordi in essere, del D.O. 56 del 2009, dell’accordo nazionale del 7 gennaio 2010, e del D.O. 77 del 2010. Si è continuato invece nella direzione iniziale, senza entrare nel merito delle cose da fare, senza collegare il lavoro da svolgere con le persone, che invece, sono rimaste a lavorare in maniera casuale, dopo la decisione unilaterale dell’azienda FS di destinare le persone nel “fondo”. Tutto deve rimare immobile senza un piano di riequilibrio e senza nessuna pesatura del lavoro. Insomma va bene così; non importa se in alcuni settori ci sono più persone rispetto alle attività da svolgere, come non importa se in altri settori ci sono attività in sofferenza. Una situazione di incertezza dove non si sa “chi fa che cosa” nonostante l’impegno e la responsabilità del personale che si fa in quattro per portare avanti le procedure, sia quelle tipicamente di ufficio che quelle direttamente collegate con l’esercizio. A proposito facciamo notare che alla suddetta riunione che è iniziata intorno alle 10,30 ed è terminata alle ore 15,30 hanno partecipato, oltre ai vari dirigenti interessati, anche un gruppo di quadri di 9° livello, la cui presenza sembra sia stata richiesta dalla struttura di Personale e Organizzazione, ma senza averne capire il motivo della loro presenza.

Questo modo di fare alla fine mette in crisi il sistema, a partire dai ferrovieri che tutti i giorni si impegnano e fanno il loro dovere, fino a toccare anche i Dirigenti utilizzatori, quelli in prima linea della DTP di Firenze, del COER Firenze e Pisa, che, per varie ragioni sono costretti a ridistribuire a costo zero il lavoro sul personale che è rimasto e che, già da tempo, si è fatto carico di lavorazioni molto onerose e di responsabilità.

La Fit/Cisl è per individuare le responsabilità, assegnare i compiti, e valorizzare il personale interessato. La Fit/Cisl chiede che si facciano le assunzioni necessarie, in tutti i settori, che sono molte di più di quelle promesse e non mantenute dalla società.

Non staremo con le mani in mano ad aspettare che la Dirigenza del Personale Toscano indebolisca e riduca ai minimi termini la società RFI in Toscana. Facciamo un appello ai MASSIMI dirigenti del GRUPPO FS affinché diano segnali chiari di rispetto degli impegni, delle regole, del CCNL avendo a cuore la trasparenza e la gestione delle risorse pubbliche.

Firenze 03 maggio 2011

La Segreteria Regionale

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