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La ferrovia Porrettana deve riaprire il prima possibile

La Fit/Cisl esprime forte preoccupazione in merito all’interruzione del servizio ferroviario sulla tratta Pistoia/Porretta Terme (linea porrettana) a seguito della frana dei primi giorni di gennaio che ha invaso i binari e di fatto bloccato la circolazione dal 05 gennaio 2014.

Vogliamo sottolineare che la linea in questione è da tempo inserita, (metà anni 90) da parte del Gruppo FS, in quelle a scarso traffico e che dal 28 febbraio 2011 sono stati dimezzati i servizi, passando da 22 treni giornalieri a 11 treni nella tratta del territorio toscano. Insomma le preoccupazioni ci sono tutte, ma crediamo che questa sia la volta buona invece, per rilanciare in maniera reale un servizio ferroviario efficiente sulla montagna pistoiese.

Hanno fatto bene gli Enti Locali (Comune e Provincia di Pistoia) a chiedere che i lavori di ripristino sulla linea ferroviaria partano subito, ma crediamo che anche la Regione debba far sentire tutto il suo peso sulle ferrovie. Rete Ferroviaria Italiana, proprietaria dei binari, ha stimato che ci vorranno almeno 4 mesi per la riapertura della linea, questo tempo deve prima essere verificato e poi rispettato. La Regione deve chiedere garanzie sull’intervento; il gruppo dirigente di RFI Toscana, quando si tratta di impegni di spesa, non ha potere decisionale e quindi è necessario incalzare direttamente l’Amministratore Delegato del gruppo FS affinché vengano date le garanzie finanziarie e i tempi di realizzazione.

Crediamo che questo possa essere il momento del rilancio, in occasione della ricorrenza dei 150 anni della linea porrettana (Pistoia/Bologna) attraverso un progetto complessivo di integrazione ferro gomma, come il progetto che unitariamente il sindacato ha consegnato agli Enti Locali, Regionali, a Trenitalia e Comunità Montana nella primavera del 2011. Un servizio denominato a “pettine”; con treni cadenzati e con servizi diretti Porretta – Firenze SMN. Inoltre una integrazione con autobus a partire da Cutigliano fino a Treppio, etc. e toccando anche le frazioni del comune di Granaglione, verso le stazioni di Pracchia, Molino del Pallone e Ponte della Venturina, etc.

Questo è il momento di un presenziamento continuo, a partire dalle iniziative sottoscritte del 24 aprile 2011da tutti i comuni e soggetti interessati della montagna pistoiese “avente per oggetto la valorizzazione e la salvaguardia della ferrovia porrettana”; far conoscere il treno sia per i servizi ai viaggiatori ma anche per un trasporto sostenibile delle merci liberando le strade dal traffico pesante.

La Fit/Cisl chiede che i cittadini della montagna debbano continuare ad avere un servizio pubblico e, in questa fase transitoria, attraverso un potenziamento del servizio con autobus per poter soddisfare le esigenze dei lavoratori, pendolari e studenti. La Fit/Cisl è perché la ferrovia torni il prima possibile ad essere efficiente e il servizio sia potenziato e per questo vigilerà affinché tutti i soggetti interessati, Istituzioni e Ferrovie facciano la propria parte anche per non avere ripercussioni sul personale FS (Macchinisti e Capotreno) che vedrebbero minacciato il posto di lavoro con il rischio di essere spostati e/o essere dichiarati in esubero.

Firenze 13 gennaio 2014

Stefano Boni

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