IMPORTANTIMobilitàTPL e Internavigatori

La Fit/Cisl Toscana fa il punto sulla gara TPL e, lancia una sfida alle aziende, per un rilancio della contrattazione

Alla luce degli ultimi avvenimenti riguardo l’accordo ponte di due anni sul TPL, sottoscritto il 29 dicembre 2017 fra la Regione Toscana e la Società Scarl “One”, che ricomprende le  attuali aziende del territorio toscano, comprese quelle nell’orbita di gruppi stranieri, finalizzato a gestire il trasporto in un clima di certezze amministrative, gestionali e per gli investimenti strutturali, in attesa della sentenza della Corte Europea che detterà criteri certi per la partecipazione fra le aziende contendenti la gara, la Fit/Cisl traccia una riga rispetto alla situazione in atto e soprattutto su come dobbiamo porci nel proseguo della procedura di gara.

Prima di tutto dobbiamo ribadire che, fin dall’inizio della riforma del TPL, la Fit/Cisl è stata protagonista del cambiamento e convinta che metter a fattor comune sia le tariffe, come anche l’organizzazione del lavoro, omogenizzare gli orari fra provincia e provincia rendendo più semplice per l’utente il servizio, oppure creare una sola azienda di trasporto attraverso lo strumento della fusione con  un unico consiglio di amministrazione e un numero di dirigenti minore rispetto alle circa 20 aziende  esistenti nel 2013, potesse rappresentare una risposta efficace ed efficiente rispetto ai tagli economici perpetrati dal Governo ad ogni legge di bilancio, che lasciavano le aziende senza guida, senza  indirizzo anche per il ricambio dei mezzi, che ormai erano completamente obsoleti.

In quegli anni la situazione non era facile, la gara per l’assegnazione del servizio comunque era obbligatoria, in quanto già nel 2005 il servizio era stato affidato per gara, con bacini provinciali e la scelta di una gara regionale, non trovava assolutamente il benestare delle aziende esistenti che premevano sui delegati aziendali per far cambiare posizione al sindacato regionale.  Le aziende e alcuni sindacati volevano ripetere l’esperienza del 2005; gare provinciali, senza rendersi conto che le cose erano cambiate in quanto il governo tutti gli anni tagliava le risorse e i comuni non avevano più risorse aggiuntive da destinare al trasporto, senza considerare poi che molte aziende non avevano i bilanci in ordine. Insomma, si preferiva continuare in una situazione di assoluta incertezza e precarietà, salvo poi andare a chiedere i soldi alla Regione, agli Enti Locali che dovevano intervenire sui bilanci delle aziende come era successo fino a quel momento indipendentemente dal servizio reso. 

Come Fit/Cisl Toscana, sostenuti anche dalla Fit/Cisl Nazionale a dalla Cisl Regionale, siamo stati in grado di trasmettere fiducia, speranza  e sicurezza ai lavoratori e al nostro gruppo dirigente e tenere la barra dritta, convinti che la riforma del TPL e la gara regionale mettesse in sicurezza tutto il comparto, sia dal punto di vista delle risorse certe anno per anno, sia per le garanzia dei livelli occupazionali, mantenimento delle residenze e soprattutto mantenimento delle retribuzioni, nonché dell’applicazione del CCNL di riferimento cioè quello degli autoferrotranvieri.

Siamo rammaricati dalle lungaggini burocratiche che hanno investito la gara, che per varie responsabilità non hanno consentito di individuare un assegnatario certo per la gestione del servizio e nello stesso tempo stanno drenando risorse per i ricorsi in atto. Una situazione che si è protratta per anni, fino alla riunione del 01 febbraio 2018 con la Società “One”. Come Fit/Cisl  diamo un giudizio positivo in merito al fatto che nei prossimi due anni verranno effettuati circa 109 milioni di km, stanziati circa 300 milioni annui dal Regione Toscana, consentendo di fare gli investimenti sui nuovi mezzi (229 autobus di cui 130 nel 2018) ecologicamente avanzati e sicuri (cabina di guida protetta e telecamere a circuito chiuso); da giugno 2018 aumento del biglietto ad € 1,50 compensato per chi acquista un abbonamento con un Isee sotto  36 mila euro, 12 mesi la valenza per gli studenti rispetto ad oggi che vale 10 mesi, rimborso al 19% come previsto dalla legge di bilancio del Governo e prezzo invariato a € 1,20 nei piccoli comuni e nelle periferie. Inoltre è prevista l’installazione di cartelli luminosi, dove si potrà vedere l’andamento dell’autobus richiesto e il tempo necessario per arrivare alla fermata.

Per quanto ci riguarda più da vicino, l’accordo “ponte”, ma soprattutto quello del 2 novembre 2017, stipulato fra le OO.SS. Regionali e la Regione Toscana, rimette al centro il fattore lavoro, lo sviluppo e la salvaguardia dell’occupazione prevedendo di intervenire con assunzioni fino al limite massimo stabilito dai precedenti accordi.

Pertanto, nonostante la gara TPL regionale sembra sia insabbiata, ha comunque avuto effetto e continua a fare da cappello protettivo, perché in questi anni sono stati garantiti finanziamenti certi, nessun lavoratore ha perso il lavoro ma anzi, in alcune aziende, sono state fatte nel tempo delle assunzioni, garantendo il servizio senza perdita di km e senza abbandonare le aree minori.

A questo punto non ci sono più alibi, le aziende devono rimettere al centro i lavoratori e le loro rappresentanze, attraverso dei tavoli dove si comincia a ridiscutere delle condizioni di lavoro aprendo un reale dibatto su organizzazione, orari, premi di risultato e di tutti gli istituti previsti contrattualmente. L’obiettivo è voltare pagina, valorizzando il lavoro e gli investimenti, riconoscendo anche ai lavoratori gli aumenti di produttività realizzati;  è necessario aprire un nuovo modo di fare relazioni sindacali, attraverso un reciproco riconoscimento e valorizzazione dei ruoli, ed è in questo contesto,  che accettiamo la sfida di uniformare le fasce orarie dello sciopero, così come è nostra intenzione discutere di piani formativi continui e altre materie di carattere generale.

Come Fit/Cisl auspichiamo che tutto l’iter burocratico e gli eventuali ricorsi si possano concludere il prima possibile, proprio per avere un unico vincitore legittimato dagli atti amministrativi ma anche riconosciuto dall’avversario in modo che si possa creare un clima costruttivo per rendere un servizio efficiente ai cittadini toscani e certezze ai lavoratori interessati.

Firenze 13 febbraio 2017

                                                                                                            documento approvato all’ unanimità

Privacy Policy Cookie Policy