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La posizione della FIT riguardo la disposizione 12 di RFI (riguardo al PdB)

capotrenoNella giornata di ieri si è svolta a Roma la riunione del Gruppo Tecnico Nazionale di Lavoro del Personale di Bordo con la presenza dei rappresentanti di tutte le Regioni.

I partecipanti hanno condiviso la relazione della Segreteria Nazionale che si è incentrata soprattutto sulle criticità derivanti dall’applicazione dei contenuti della Disposizione n.12 di Rfi e delle conseguenti Deif n.41 e 42 di Trenitalia, che, nei fatti, modificano sostanzialmente il ruolo del Capotreno.

In relazione a ciò, nei numerosi interventi, sono state evidenziate alcune discrasie tra i contenuti del Decreto 04/2012 dell’Ansf e la Disposizione 12/Rfi nonché delle Deif di Trenitalia.

E’ stato sottolineato, in particolare, il mancato rispetto, da parte della Disposizione n.12/2013/Rfi, delle misure mitigative contenute nella nota Ansf 09581/12, per quanto riguarda tutte quelle realtà non ancora dotate della prevista tecnologia e ciò appare evidente nella nuova procedura di partenza dei treni.

Dall’analisi della Disposizione 12/2013/Rfi e dalle Deif di Trenitalia emerge che alcuni compiti oggi di titolarità’ del Capotreno saranno attribuiti all’Agente di Condotta, il quale, in base alla procedura interna stabilita da ogni singola Impresa Ferroviaria, potrà delegarli al Capotreno. A questo proposito, sono state evidenziate grosse incognite per quanto riguarda l’espletamento di tutte quelle casistiche come la scarsa visibilità, la manovra enti, la segnaletica multipla, il guasto al Scmt e situazioni di anormalità varie, in cui le procedure ipotizzate determinerebbero come minimo una maggiore confusione e non certo la semplificazione delle procedure e vi sarebbe, inoltre, un notevole ampliamento dei tempi.

In pratica le attività oggi di competenza del Capotreno gli potranno essere delegate senza che gli venga riconosciuta la titolarità, andando, nel contempo, ad aggravare le incombenze del Macchinista.

In relazione a ciò, i componenti del Gruppo di Lavoro hanno evidenziato, altresì, la necessità della consegna al Capotreno delle prescrizioni di movimento, per evitare che nelle situazioni di anormalità si possa determinare la mancanza di una figura importante di riferimento che non potrebbe intervenire a sostegno dell’Agente di Condotta.

Da tutti gli interventi è venuta la richiesta che Rfi e Trenitalia rivedano la Disposizione e le Deif sopra citate e che per la figura del Capotreno siano specificati, da parte di Trenitalia, in maniera chiara ed inequivocabile i compiti e le responsabilità, soprattutto in quelle situazioni che attengono alla sicurezza dei viaggiatori, che ad oggi non risultano ben definite nelle disposizioni aziendali.

Come FIT Cisl, nell’ambito del prossimo incontro con l’Ansf, evidenzieremo le criticità emerse nel corso della riunione del Gruppo di Lavoro Nazionale, ribadendo che il sistema delineato da Rfi e da Trenitalia va rivisto in quanto non possono essere abbassati gli attuali livelli di sicurezza.

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La Segreteria Nazionale

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