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La stampa ha dato molto risalto al nostro articolo sui "bus come forni"

Ecco l’articolo pubblicato da Repubblica sul nostro comunicato

Condizionatori in tilt cinquanta autobus-forno

Lunedì giornata nera per la richiesta di interventi tecnici sui mezzi dell’Ataf. 50 bus su 150 avevano il condizionatore fuori uso

Nessuna multa scatterà per l’Ataf. I bus senza aria condizionata non rientrano nella casistica delle sanzioni che la Provincia applica quando l’azienda del trasporto pubblico non si comporta come dovrebbe. Eppure, sfidando Lucifero, circolano “bus come forni”, denuncia la Cisl.

Gli autisti sono stufi d’essere presi d’assalto dagli utenti infuriati. E i sindacati sono stufi di essere inascoltati. Perché lunedì scorso, mentre Lucifero già arrostiva la città, 50 bus sul totale dei 150 in servizio, avevano il condizionatore fuori uso. E anche ieri, assicura Paolo Panchetti della FitCisl, “le cose non sono andate molto meglio”. Nonostante l’azienda fosse stata informata del disagio patito da fiorentini e turisti fin dall’inizio della settimana.

“Si sfiorano i malori a bordo”, avverte il sindacalista della Cisl. “E se non è ancora accaduto di assistere qualche passeggero è solo perché quando uno si sente male scende alla prima fermata per respirare un po’ d’aria”, dice Panchetti. Si fa per dire ‘respirare’, in una città che vive pericolosamente sotto i 40 gradi: “Sui bus però è anche peggio, quando manca l’aria condizionata, la temperatura sale ben oltre i 40 gradi rilevati all’esterno. E le lamentele dei passeggeri finiscono regolarmente sulle spalle dell’autista”.

Non è novità assoluta, per l’agosto dell’azienda dei bus, che entro la fine dell’anno passerà armi e bagagli al gruppo Ferrovie per effetto della gara d’appalto voluta da Palazzo Vecchio. Sembra quasi una malattia stagionale: “Eppure l’immagine aziendale è stata recentemente lustrata con l’annuncio di un bilancio in attivo e con l’utilizzo delle paline intelligenti, bus nuovi e bus vecchi riverniciati. E anche quest’anno invece si ripresenta il solito problema dei condizionatori”, ironizza la Cisl. Possibile però che addirittura un terzo dei mezzi in servizio abbiamo l’impianto di climatizzazione fuori uso? “Evidentemente non è stata fatta una manutenzione accurata, altrimenti i numeri non sarebbero questi: che qualche impianto vada in tilt è normale, se è un terzo del totale però qualcosa non torna”, dice Palchetti. Prendendosela con l’azienda ma anche con il Comune di Firenze che, fino alla consegna dell’azienda ai nuovi proprietari, è ancora il socio di riferimento.

“Noi della FitCisl ci chiediamo se è davvero questa la Firenze del 2012, pensata per i cittadini e per i turisti dai nostri amministratori”, si legge in una nota diffusa ieri. E ancora: “Ci chiediamo se qualcuno spera che il privato venga a risolvere i problemi concreti lasciati irrisolti fino ad oggi. E ci chiediamo se nel 2012 si può ancora andare avanti solo augurandosi che su questi autobus bollenti nessuno si senta male”, sostiene la segreteria aziendale della FitCisl.

FONTE: Repubblica.it – Firenze

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