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Le criticità di IVU al vaglio della Commissione Tecnica Pdm Pdb

Nella giornata dell’8 novembre si è svolta a Roma, presso il Centro Studi della FIT Cisl, la riunione della Commissione Tecnica Nazionale del PdM e del PdB con la partecipazione dei Rappresentanti dei due settori di tutte le regioni.

La CTN ha condiviso la relazione della Segreteria Nazionale che ha messo in evidenza la positività della definizione del nuovo CCNL della Mobilità, area contrattuale Attività Ferroviarie, che è lo strumento di tutela e di regolazione in un mercato del trasporto ferroviario liberalizzato e che deve includere sempre più i nuovi soggetti generati dalla competizione per contrastare il fenomeno del dumping contrattuale. L’aumento di produttività dato dalla categoria deve essere funzionale al consolidamentoed all’incremento degli attuali volumi di produzione e le possibili flessibilità definite nel contratto devono essere utilizzate per “spostare”servizi anche in quelle realtà dove si sono registrati cali di produzione. In quest’ottica, sulla problematica dell’accorpamento degli impianti equipaggi la CTN ha espresso la necessità che vi sia un modello di riferimento da seguire a livello nazionale in quanto vi sono indicazioni discordanti nelle varie realtà regionali e la questione va affrontata già a partire dall’incontro programmato con Trenitalia per il 13novembrep.v.

Nei numerosi interventi è stato evidenziato, altresì, lo scadimento delle relazioni industriali a livello territoriale e la necessità che Trenitalia decentri il livello decisionale in modo da poter risolvere le tante problematiche, legate soprattutto alla logistica, che creano tanti disagi ai lavoratori.

Sono state segnalate anche numerose criticità ancora presenti nel sistema di gestione dei turni del personale (IVU) a quasi due anni dall’inizio della sperimentazione e, in particolare, sono state segnalate le seguenti necessità:

  • nei turni consegnati al personale devono essere evidenziati i report relativi al conteggio delle medie, del lavoro, della condotta/scorta;
  • deve essere rispettata l’equanimità nei turni, soprattutto per quanto riguarda i RFR e le ore notturne;
  • vanno evitate le sequenze ripetitive di determinati servizi nelle sestine;
  • il calcolo della condotta/scortava fatto in base a quanto previsto dal contratto;
  • deve essere indicata la media del lavoro su base mensile così come previsto dal contratto;
  • va evitato, nella maniera più assoluta,che i riposi coincidenti con le festività si trasformino in intervallo;
  • va data certezza e trasparenza ai lavoratori sulla modalità di concessione delle ferie.

Sono emerse, altresì, preoccupazioni in merito all’emanazione del Decreto ANSF n.4/2012, soprattutto per la sua incidenza sul ruolo del Capo Treno e, in merito a ciò, la CTN ha dato mandato alla Segreteria Nazionale di sostenere in tutte le sedi la necessità che al Capo Treno venga confermato l’attuale ruolo di responsabilità del convoglio relativamente alla circolazione, soprattutto per la sua rilevanza in merito alla sicurezza dell’esercizio.

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