MobilitàSenza categoria

Lettera inviata da CGIL CISL e UIL al Presidente del Consiglio

Roma 7 aprile 2011

Egregio Presidente,

Siamo consapevoli che a causa dello sciopero generale della mobilità dello scorso venerdì l aprile, molte città italiane hanno dovuto subire, nostro malgrado, pesanti ricadute sul normale svolgimento della vita dei propri cittadini. La trattativa con le parti datoriali – che coinvolge 116.000 autoferrotranvieri e circa 100.000 tra ferrovieri e lavoratori degli appalti ferroviari – anche se aperta dal febbraio del 2008 ancora non ha portato ad alcun risultato con la conseguenza di vedere negata a questi lavoratori l’adeguamento dei salari al costo della vita fermo al 1.1.2009.

Il malessere si è manifestato attraverso adesioni molto alte ed è la testimonianza del grado di esasperazione di tutta la categoria. L’ostacolo principale alla conclusione della vertenza deriva dalla rigida posizione assunta dalle associazioni di categoria spesso con motivazioni pretestuose addebitando a Regioni e Governo la responsabilità di non finanziare adeguatamente il trasporto pubblico locale ed in ragione di ciò negando il rinnovo contrattuale dopo ben 30 mesi dalla scadenza.

Vi è quindi la necessità di una profonda rivisitazione e responsabilizzazione del settore, che diventa tanto più urgente a fronte delle dinamiche ancorate a vecchi schemi assistenzialistici, a partire dalle politiche incentivanti per le oltre 1200 aziende che rappresentano un’anomala frammentazione, responsabile quest’ultima di eccessivi costi che impongono una maggiore coerenza tra risorse pubbliche stanziate ed una omogeneità di spesa ancorata ai migliori modelli esistenti.

Siamo pertanto a chiedere un incontro presso codesta Presidenza con tutti i soggetti interessati (Regioni e Associazioni del trasporto) per tentare di chiudere una vicenda che grava pesantemente sui servizi ai cittadini.

Voglia gradire i nostri più deferenti saluti

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