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L'incertezza politica, la crisi, l'analisi del 2010 ed altro ancora, sono i temi principali dell'Esecutivo Nazionale della FIT CISL

Ordine del Giorno ( esecutivo Fit del 15/12/10)

Il Comitato Esecutivo Nazionale della Fit Cisl riunito a Firenze il 15 dicembre 2010 ricorda la figura dell’amico Michele Salvino, prematuramente scomparso, che tanto ha fatto nella e per la Fit.

Il C.E. sentita la relazione del Segretario Generale Claudio Claudiani arricchita dagli interventi scaturiti dal dibattito ne condivide pienamente i contenuti.

Il C.E. considera l’attuale fase politica contrassegnata da una estrema incertezza che paralizza di fatto l’attività del Governo con negativi effetti sul mondo del lavoro. Il C.E. esprime forte preoccupazione per il perdurare di una crisi economica che sta mettendo a dura prova, in ogni ambito, le lavoratrici, i lavoratori, le famiglie, i pensionati e che mina al contempo le giuste aspettative dei giovani, il cui ingresso nel mondo produttivo è sempre più penalizzato, contraddistinto da crescente precarietà, da salari assolutamente insoddisfacenti.

Il C.E. sottolinea, una volta di più, il sostegno totale e convinto all’azione del Segretario Generale della Cisl Raffaele Bonanni, ripetutamente oggetto di una campagna vile quanto immotivata, da parte di frange che nulla hanno a che fare con i lavoratori e che sono interessate solo ad innalzare il livello dello scontro sociale nel Paese.

Il C.E. ritiene indispensabile un deciso intervento del sindacato per rilanciare politiche di sviluppo e di coesione, in grado di offrire nuove opportunità per l’intera società italiana, piegata da una lunga stagnazione e da fenomeni di declino che ne minano in profondità la tenuta.

Il C.E. considera necessario che la Fit prosegua nella sua azione incisiva per una positiva conclusione dei contratti e delle numerose vertenze in atto. Sottolinea a questo proposito l’importanza di trovare idonea soluzione per il contratto della mobilità e il rilancio del trasporto pubblico su ferro e su gomma, messo fortemente a rischio dai tagli del Governo e delle regioni. Considera prioritario l’impegno del sindacato per scongiurare o contenere i tagli che le regioni si apprestano a fare al trasporto locale prevalentemente quello su strada, di pari passo con un aumento sensibile delle tariffe. Sottolinea come occorra intervenire utilizzando lo strumento del decreto “mille proroghe” affinché aumentino gli stanziamenti a favore del trasporto locale. Il C.E. Ricorda altresì i passaggi più delicati come quello della privatizzazione di Tirrenia e delle società di navigazione pubblica regionale, del contratto dei servizi ambientali, dell’autonoleggio e della viabilità, compreso il nuovo assetto dell’Anas il cui finanziamento costituisce costante preoccupazione e che segna uno stop and go pesante. Grande attenzione va posta, tra gli altri temi, al confronto su Alitalia, alle problematiche che ne riguardano tutti i lavoratori ancora in cassa integrazione dopo il suo fallimento; va richiamata, inoltre, la necessità di perseguire la strada di contratti nazionali del trasporto aereo; ulteriore attenzione merita la questione dei porti. Il C.E. esprime soddisfazione per la recente positiva conclusione dei contratti della logistica, del trasporto merci e spedizioni, nonché di quelli di Enav e dei servizi cimiteriali, unitamente ad altre apprezzate intese sul territorio, che hanno visto come sempre, la Fit protagonista degli accordi.

Il C.E. stigmatizza, d’altro canto il ripetuto ricorso alle ordinanze ministeriali in tema di sciopero, ribadendo la propria contrarietà a queste forme che tendono a ridurre l’autonomia del sindacato.

Il C.E. esprime solidarietà ai marittimi della Jolly Amaranto che con professionalità hanno evitato la perdita di vite umane e danni ambientali in una situazione particolarmente difficile.

Il C.E. riafferma la centralità dell’azione politica sindacale svolta dalla Fit in ogni sua articolazione. Ritiene indispensabile mantenere elevata la mobilitazione di dirigenti, quadri ed iscritti in un momento così delicato per il Paese, poiché appare sempre più indispensabile il ruolo propositivo e determinante delle parti sociali, in primo luogo del sindacato, per costruire quel nuovo modello di relazioni industriali capaci di trarre fuori dalle secche il sistema Italia. Perseguire questo obiettivo, in primis nel settore dei trasporti, significa offrire alle nostre aziende ma ancor più ai lavoratori una strategia di rafforzamento sul mercato, di crescita dell’occupazione e delle professionalità che resta, insieme alla solidarietà, l’elemento determinante della nostra azione sindacale.

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