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Nota su innalzamento requisti pensionistici ferrovieri

In continuità con le precedenti sollecitazioni inviate al Governo e all’Inps per trovare una soluzione al problema dell’innalzamento, di ben 8 anni, dei requisiti per il conseguimento della pensione di vecchiaia da parte del personale mobile già iscritto al Fondo Speciale Ferrovie dello Stato presso l’Inps, vi informiamo che anche il Comitato amministratore del Fondo medesimo ha inoltrato una nota, nella quale vengono ribadite le richieste di ammorbidimento dello scalone attraverso l’adozione delle stesse regole previste per la generalità dei lavoratori usuranti, come definiti dalla legge 4.11.2010 n.183, modificata dal comma 17 dell’art. 24 della legge 214/2011.

In sostanza si chiede che vengano riconosciute le stesse modalità di accesso all apensione previste per gli autisti di veicoli che trasportano più di 9 persone, ovvero le vecchia quota 96 (che diventerà 97) con un minimo di età anagrafica e almeno 35 anni di contributi.

Inoltre il Comitato Amministratore del Fondo Speciale FS ha predisposto un’altra lettera, anch’essa allegata, nella quale fa presente al Governo che, anche i 2600 ferrovieri collocati nel Fondo di sostegno al reddito, sono soggetti ai rischi che attualmente stanno correndo i cosiddetti “esodati”, ovvero la possibilità che non gli vengano riconosciute le vecchie regole per ottenere la pensione. Sulla base di tale constatazione, il Comitato richiede al Governo un pronunciamento chiaro e inequivocabile che affermi l’applicabilità delle vecchie norme a tutti i colleghi che, ad oggi, stanno usufruendo delle prestazioni straordinarie o dovevano essere collocati in base agli accordi collettivi stipulati entro il 4 dicembre 2011.

La Segreteria Nazionale

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