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Ora non puoi berla…

In occasione di incontri con i lavoratori, alla domanda qual è il tasso alcolico consentito durante di reperibilità, le risposte sono state varie.

È emerso che la maggior parte dei colleghi, pensava in buona fede, che il limite fosse quello dettato al codice della strada per le patenti non professionali, secondo il ragionamento: se posso guidare posso pure lavorare!

Alcuni sono convinti di tollerare bene o meglio degli altri l’assunzione di alcol e che la soglia limite dovrebbe essere personalizzata.

Tutti sappiamo che durante il servizio possiamo essere sottoposti a controlli “tossicologici” e che il tasso alcolico deve risultare pari a zero!

Quello che invece non è sempre così chiaro ed evidente è che anche durante il turno di reperibilità, per il personale FS, il tasso deve essere parimenti uguale a zero (misura ben più drastica dei limiti dettati dal codice della strada per i titolari di patente B).

Per quanto riguarda tutti coloro che usano una patente professionale, quindi delle categorie C/D/E, non vi sono dubbi, il C.D.S. obbliga un tasso alcolemico pari a ZERO, quindi è assolutamente obbligatorio non assumere alcolici prima e durante il turno di lavoro.

L’unico consiglio da dare: NON BERE MAI QUANDO DEVI GUIDARE

Un tempo era quasi normale o tollerato, durante i pasti, magari dopo aver lavorato per molte ore al caldo, consumare una bibita a basso contenuto alcolico. La disciplina contrattuale, di pari passo con la giurisprudenza è divenuta sempre più rigida e cogente.

Un limite apparentemente così severo, in virtù di esperienze pregresse negative, risponde però alla precisa volontà di ridurre il rischio di incidenti sul lavoro in qualunque settore.

Le conseguenze di un incidente, in realtà di esercizio come Manutenzione, Manovra, Circolazione, Trasporti in generale, possono esssere gravi, principalmente sul piano della salute ed integrità fisica del lavoratore coinvolto e dei colleghi, dei viaggiatori e per eventuali danni provocati ai beni aziendali, non entriamo nel merito delle conseguenze anche penali che ne possono scaturire.

Una riflessione più attenta dovrebbe portarci a non considerare queste regole come “invadenza nella sfera personale e nella propria vita privata” ma come norme di buon senso da osservare anche durante il proprio turno programmato di reperibilità, per tutta la sua durata, oltre il termine del normale orario di lavoro giornaliero.

Anche una lieve alterazione alcolica può rappresentare un fattore di rischio per te e per gli altri!

Punto Salute e Sicurezza Fit Cisl Toscana

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