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Porto di Marina di Carrara: Quale futuro?

12657301_721312681303747_8585207517472902040_oSi è svolto nella sala Congressi dell’Autorità Portuale di Marina di Carrara, il convegno organizzato dalla Fit­Cisl di Massa Carrara con la collaborazione della Fit­Cisl Regionale “ Progetti e Prospettive di Lavoro per il Porto di Marina di Carrara….”, con l’obiettivo di rilanciare le attività portuali e le infrastrutture. Sono intervenuti il Presidente dell’Autorità Portuale di Marina di Carrara, il Sindaco di Carrara e di Massa, un Consigliere Regione Toscana, il Presidente della Camera di Commercio, un rappresentante del Governo, un Deputato della Repubblica, il Segretario della Cisl Toscana Nord e il Segretario Generale Fit­Cisl Toscana.

Apre i lavori il Segretario Fit­Cisl di Massa Carrara Luca Mannini che mette al centro lo sviluppo del porto e le potenzialità di futuro del territorio, partendo dalla neo riforma delle autority portuali licenziata dal Governo, con la quale, attraverso una riorganizzazione/razionalizzazione delle autorità portuali, si passa dalle attuali 24 a 15. Per quanto ci riguarda il porto di Marina di Carrara deve diventare un “gate” commerciale e logistico, funzionale all’economia del territorio. Aver accorpato Marina di Carrara con la Spezia, quest’ultima sede di autorità, non ci deve scoraggiare ma esaltare le potenzialità e specificità del territorio e rilanciare gli impegni previsti sugli investimenti. Ci riferiamo in particolare all’accordo di programma del maggio 2015 e al piano regolatore porti che coinvolge la Regione Toscana e tutte le Istituzioni di Massa Carrara. Accordo che va attuato attraverso un impegno preciso e vincolante, per reperire le risorse individuate in complessivi 74 milioni di euro, di cui 8 per le bonifiche, 35 per la logistica portuale, 18 per per la rete ferroviaria interna all’area apuana e 13 per la mitigazione del rischio idrogeologico. Insomma passare dagli impegni alla realizzazione del sistema portuale di questo territorio, tenendo al centro la sicurezza e l’ambiente.

La Toscana vive ancora una fase di crisi, come dimostrano i dati illustrati dal segretario Cisl Toscana Nord Andrea Figaia; le merci transitate nel porto di Marina di Carrara sono passate dai 3,6 milioni di tonnellata del 2009 ai circa 2,2 milioni del 2014 (­39%), la dinamica degli imbarchi registra un 2,8 del 2009 al 1,7 del 2014 (­39%); nel territorio di Massa Carrara si registrano segnali negativi anche nell’occupazione: nel 2014 –5% di imprese, ­10,3% gli occupati, ­12,1 % le ore lavorate. Insomma, partire subito con gli investimenti per fondali di almeno 10/12 metri, che consentono di intercettare la domanda non solo industriale merci e logistica ma anche quella delle navi da crociera.

Conclude i lavori il segretario della Fit­Cisl Toscana Stefano Boni che ha affrontato subito la tematica del riordino delle Autority portuali predisposte dal Governo; anche se per dare un giudizio completo è necessario aspettare i vari decreti attuativi, segnaliamo comunque una nota negativa: da una parte si sono soppressi i comitati portuali diminuendo il ruolo del sindacato e dall’altra, ancora una volta, il personale è stato inquadrato sotto il pubblico impiego, ricreando quell’ambiguità contrattuale che non favorisce la chiarezza e la natura delle attività svolte. Per la natura riformista della Fit, dobbiamo rimettere al centro il lavoro e la persona e gli investimenti infrastrutturali insieme allo sviluppo della logistica, nel rispetto del CCNL dei lavoratori del comparto, appena rinnovato, che deve fungere da guida e combattere la deregulation e dumping contrattuale.

Un’ultima sottolineatura rispetto alle preoccupazione per questo accorpamento fra Marina di Carrara e La Spezia. Ancora tutto non è perso, le autorità portuali per quanto ci riguarda possono essere anche 14, e quindi sollecitiamo le Istituzioni Locali ed in particolare gli Onorevoli presenti, a valutare tutte le iniziative necessarie, affinché nei passaggi in attuazione dei decreti, nelle commissioni di Camera e Senato, il Governo si ravveda e, nel sistema portuale toscano, accorpi Marina di Carrara insieme a Piombino e Livorno, per una opportunità non immediata nè effimera, ma proprio perché qui ci giochiamo il futuro per i prossimi anni. Non commettiamo errori per qualche posto in più, da questo territorio si può ripartire lanciando un segnale forte alle imprese e ai lavoratori.

Segreteria Regionale

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