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Procedure Trenitalia assunzioni di personale

capotrenoDopo diverso tempo e molte insistenze da parte sindacale ed in particolare dalla Fit/Cisl Nazionale, il Gruppo FS –Trenitalia ha riconosciuto la necessità di fare un piano di assunzioni di personale di Bordo (Capi treno) e di Operai Manutenzione rotabili, un pò in tutt’Italia, anche se con numeri ridotti rispetto alle reali esigenze. In sostanza: personale di bordo n°128 di cui n° 6 in Toscana e operai n°115 di cui 10 in Toscana. Finalmente si parte, come annunciato ufficialmente dall’Amministratore Delegato di Trenitalia alle segreterie nazionali delle OO.SS il 13 marzo 2015.

Oggi ci vogliamo occupare delle procedure di reclutamento e assunzione dei dipendenti nella qualifica bordo –Capo Treno-.

Premettiamo che, pochi giorni dopo l’annuncio delle assunzioni, alcune persone ci hanno telefonato, comunicandoci che erano state invitate per e-mail dall’Ufficio selezione di Trenitalia a presentarsi il giorno 26 marzo c.a. al Palazzo dei Congressi a Firenze, per una prima selezione scritta. Il numero di persone chiamate per essere sottoposte a selezione e poi assunte nella qualifica di capo treno ci risulta essere n° 50.

Da questo punto in poi scattano tutta una serie di domande e dubbi, che lasciano un’interpretazione libera dei fatti successi che ci accingiamo a riportare per cercare di capire cosa sia effettivamente successo:

  • perché si sono chiamate circa 50 persone alla selezione?
  • da dove sono state prese e quali i criteri adottati per individuare le 50 persone chiamate?
  • il numero di personale da assumere ufficialmente è n° 6, perché allora circola nell’ambito degli esaminatori la voce che il n° sia 10/12 e non tutte con la qualifica di capo treno?
  • da dove sono state prese le n° 5 persone assunte all’inizio dell’anno con qualifica di capo treno, senza che prima del 26 marzo o perlomeno non recentemente, siano state fatte selezioni?

Insomma ci sono tante domande a cui non sappiamo dare risposte. Non per ultimo, l’episodio che ci è capitato; riguarda una telefonata, arrivata alla nostra sede, in cui un ragazzo dichiarava di aver ricevuto una e-mail da Trenitalia per presentarsi il 26 marzo alla selezione e il giorno prima del 26 marzo avrebbe ricevuto una telefonata, sempre da Trenitalia, con la quale, scusandosi, gli dicevano che si erano sbagliati, che forse il suo diploma non era proprio quello giusto e, che, quindi non avrebbe dovuto presentarsi alla selezione. Ci sembra questa una procedura alquanto anomala per una società del Gruppo FS. Inoltre sembra ci sia una particolare attenzione, come qualche volta si è verificato nel passato, a non selezionare i figli dei dipendenti del Gruppo FS, che se confermato, è una pratica discriminatoria da respingere al mittente.

Fermo restando che come Fit/Cisl siamo contenti delle assunzioni che vengono fatte, quello che ci interessa è mettere in evidenza che siamo di fronte ad una azienda pubblica che utilizza i soldi dei contribuenti italiani e le procedure di assunzione sono assolutamente sconosciute ed a prima vista in alcuni casi anche prive di logica.

Pertanto sollecitiamo il Massimo Gruppo Dirigente delle FS Holding ad assumere tutte le decisioni necessarie affinché nelle società del Gruppo FS vengano seguiti protocolli conosciuti, nel rispetto degli accordi sottoscritti, come quello del novembre del 2009, in modo che tutti sappiano come poter accedere alle selezioni e se uno non viene selezionato, gli si spieghi il motivo.

Non c’è da perdere tempo, in quanto avere procedure conosciute e corrette fa bene a tutti, anche alle società del Gruppo FS e al Paese. C’è bisogno di chiarezza e onestà, lo stanno chiedendo i cittadini italiani e anche recentemente il Santo Padre; il Gruppo FS e le sue società non possono venire meno.

In questo senso aspettiamo un cenno di riscontro visibile, anche per tutti i ragazzi e ragazze e cittadini interessati a un posto di lavoro nelle ferrovie.

Stefano Boni

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