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Ripartire e mettere in sicurezza i luoghi di lavoro partendo dal protocollo sottoscritto il 14 marzo 2020

Buongiorno,

il trasporto sta vivendo una profonda crisi e quindi è necessario guardare e pensare anche al dopo attraverso ingenti investimenti in infrastrutture partendo da quelle iniziate e ancora da terminare; il tutto supportato da un massiccio piano di assunzioni in tutti i settori.  Coinvolgere tutti i soggetti interessati, imprese, sindacato, società civile, istituzioni regionali e gettare le basi per un piano straordinario di investimenti, accompagnati da nuove regole che mettano al riparo le procedure da ricorsi e altri blocchi, affinché, l’opera decisa venga, realizzata nei tempi e nei modi previsti.

Il tutto va accompagnato da provvedimenti per mettere in sicurezza i luoghi di lavoro partendo dal protocollo sottoscritto il 14 marzo u.s. dal Sindacato, da Confindustria e dal Governo, mettendo al centro i lavoratori  e consegnando loro tutti i dispositivi di sicurezza e modificando anche, dove necessario, l’organizzazione del lavoro per garantire la sanificazione, disinfezione e la ventilazione degli spazi. Progettare tutto oggi per poter ripartire domani.

Ieri è crollato il ponte sul fiume Magra lungo circa 260 metri e alto circa 7 metri nel comune di Aulla. Siamo vicini ed esprimiamo la nostra solidarietà ai due autisti coinvolti e che ora sono all’ospedale di Pisa con la speranza che possano guarire rapidamente. La gestione del ponte è affidata ad Anas che, nonostante le nostre denunce per mancanza di personale e di attrezzature idonee per i controlli, continua a fare orecchie da mercante.  Una dirigenza nazionale lontana dal personale e dai problemi, che non investe e non assume personale, sfuggendo alle proprie responsabilità. Siamo vicini ai tecnici Anas che vengono lasciati soli senza indirizzi e obiettivi e soprattutto senza tutela legale.

Chiediamo nuovamente ad Anas di rispettare gli impegni presi e di assumere le tantissime persone (diplomati, ingegneri, etc.) che mancano, mettendo in campo un piano straordinario di manutenzione che non si può fare solo visivamente ma soprattutto attraverso saggi e controlli con attrezzature specifiche.

Per quanto riguarda la nuova pista dell’aeroporto di Firenze vogliamo dire che la sentenza del Consiglio di Stato non era una bocciatura completa ma si concludeva indicando la necessità di rinnovare il procedimento e quindi, rinviava alle istituzioni la valutazione di predisporre un nuovo masterplan che tenesse appunto in debita considerazione le indicazioni della sentenza.

Bene quindi le decisioni assunte dalla Regione il 23 marzo 2020 (“Variante al Piano di indirizzo territoriale (PIT) per la qualificazione dell’aeroporto di Firenze”) che danno inizio ad una nuova procedura; fare tesoro del percorso già fatto ed accelerare i lavori mettendo in campo una legislazione snella che consenta di realizzare l’opera in tempi molto ristretti.

In questo contesto però è necessario, che la proprietà Corporation America Italia, dia segnali di stabilità territoriale andando avanti, anche con gli investimenti per l’aeroporto di Pisa. Vanno mantenuti gli impegni presi, come gli investimenti di 65 milioni di euro sull’aeroporto e andare speditamente all’ampliamento dei terminal e delle infrastrutture di volo dell’aeroporto Galilei per ammodernare l’impianto e creare le condizioni per essere pronti quando le cose ripartiranno e le compagnie torneranno a volare.

Utilizzare questo periodo di fermo, per fare gli investimenti, sia a Firenze che a Pisa, e rispettare i tempi previsti.

Ora a nome della segreteria Regionale Fit/Cisl Toscana voglio porgere i migliori auguri di Pasqua per voi e per tutti i vostri familiari. Auguri.

Rispettiamo le regole impartite dal Governo e dalle Istituzioni, restiamo a casa e usciremo presto, forza ragazzi.

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