Trasporto Ferroviario e Servizi

Stefano Boni: "Terminato il centro dinamica sperimentale; ora è il tempo della gestione"

In questi giorni abbiamo appreso che, nel mese di novembre u.s., l’Amministratore Delegato della società RFI, in riferimento agli impegni assunti fra il Governo e la Regione Toscana sottoscritti il 22 di gennaio 2010, per quanto riguarda il Centro Dinamica Sperimentale situato nel Polo Tecnologico dell’Osmannoro, ha comunicato al Ministero dei Trasporti il completamento della prima fase operativa e che anche le altre fasi saranno terminate entro il 2010. Nel sottolineare il valore strategico dell’impianto nel campo del materiale rotabile a livello Europeo, si evidenziava la necessità, in questa particolare fase di messa a punto delle apparecchiature, di individuare un nuovo soggetto indipendente che ne assuma la responsabilità, in modo da non pregiudicare l’investimento e la funzionalità futura, indicando l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria quale soggetto idoneo.

Dal Ministero non si sono fatti attendere e, nei primi giorni del 2011, hanno risposto di condividere l’importanza dell’impianto ed apprezzato che il CDS di Firenze è ormai ultimato e necessita solo del collaudo operativo delle attrezzature, peraltro, già iniziato dal Politecnico di Milano. Inoltre, in maniera netta si specifica che L’ANSF, anche in riferimento a specifiche direttive europee (95/18, 2004/94, 2008/97) nonché al Dlgs n°162/2007 art.5, in quanto soggetto indipendente ed autonomo e preposto al rilascio della certificazione dei rotabili per la circolazione sulla rete ferroviaria, non può essere né titolare, né ad altro titolo avere responsabilità sui soggetti preposti al rilascio dei test di idoneità/prove sui rotabili (controllore e controllato) come invece è il nuovo CDS di Osmannoro.

Da questa ricostruzione, si evidenzia il maldestro tentativo di RFI di non assumersi la responsabilità, di voler rallentare la fase finale, di assegnare la proprietà e la responsabilità a qualsiasi altro soggetto purché, la stessa, non abbia più niente a che vedere in quanto non interessata al segmento del materiale rotabile.

Come Fit/Cisl vogliamo cautamente mettere in evidenza il lato positivo. Dopo circa 15 anni di discussioni, rinvii ecc, il Centro Dinamica Sperimentale, fortemente voluto da questo sindacato, costato circa 85 Milioni di Euro è arrivato alle ultimissime fasi finali di collaudo delle apparecchiature.

Unico impianto esistente nell’Europa occidentale, è costituito da una camera anecoica, circa 40 banchi prova sia elettronici che meccanici, laboratori di metrologia, oltre ad apparecchiature ( un banco a rulli dedicato) per le prove dinamiche in camera anecoica per testare i disturbi elettrici fino a 400 km/h delle locomotive.

A regime si possono ipotizzare almeno 150 posti di lavoro di elevata qualità tecnica e professionale, per operai, diplomati e laureati nel settore della ricerca e sperimentazione di materiali nuovi e dell’ingegneria ferroviaria. Il Politecnico di Milano e le Università di Firenze, di Pisa, di Napoli sono state interessate e coinvolte nel progetto e oggi possiamo ipotizzare un effettivo beneficio anche per la vicina società AnsaldoBreda di Pistoia che potrebbe trarre delle sinergie utili allo sviluppo industriale ed occupazionale per il territorio toscano in considerazione anche della costruzione del nuovo treno veloce.

Noi crediamo che, in virtù anche delle indicazioni Europee in questo campo, il CDS, in questa prima fase, possa essere gestito anche da una azienda consortile con il riconoscimento di Ente Notificato come è Italcertifer., società già operativa da diversi anni, con sede a Firenze ed appartenente al Gruppo FS. E’ necessario però che per i primi 3/5 anni la proprietà resti di RFI che ne assicuri l’operatività e funzionalità; successivamente, quando il centro sarà pienamente operativo si può pensare di cedere lo stesso alla società che fino a quel momento lo ha gestito.

A questo punto, come Fit/Cisl, ci sentiamo di chiamare in campo in primis la Regione e subito dopo gli Enti locali che non devono ignorare questa opportunità, in quanto prevista in tutti gli accordi pubblici fra Ferrovie ed Istituzioni. Un eccezionale volano per lo sviluppo infrastrutturale e l’occupazione. La Regione più volte ha dichiarato che tutte le opere pubbliche vanno realizzate e terminate e che, nessun finanziamento deve essere sprecato. Pertanto questo progetto è l’occasione per dimostrare che si fa sul serio anche con delle proposte di partecipazione diretta e/o con proposte comunque finalizzate a metter il CDS in funzione.

Non c’è tempo da perdere, la Fit/Cisl è per il rispetto degli impegni presi con le Ferrovie, per l’occupazione, per la realizzazione del Polo tecnologico di Osmannoro, creando in Toscana un centro di eccellenza sul materiale rotabile unico in tutta l’Europa.

Firenze 07/02/2011

Il Segretario Generale FIT-CISL

Stefano Boni

Privacy Policy Cookie Policy