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Trasporto pubblico locale su ferro e gomma: in Toscana si torna indietro di 10 anni

Dietro richiesta unitaria, il 25 novembre 2011, si è tenuto un incontro fra i sindacati Confederali regionali di categoria, e l’Assessore ai Trasporti della Regione Toscana per fare il punto sia per il trasporto ferroviario che per la riforma del TPL gomma.

La Regione, per quanto riguarda il ferro, si impegna per il 2012, ad assicurare circa 209 milioni di euro più circa 116 milioni di euro da ricavi dei biglietti (77% corse semplici e 23% da abbonamenti). Pesa come un macigno il forte taglio finanziario attuato dal governo sul TPL per il 2012 e per gli anni a venire e comunque fino al 2014; in tale data scade il contratto di servizio. Il taglio nazionale che ammonta a circa 1,5 miliardi di euro ha ricadute pesanti in Toscana che vede 50 milioni di euro in meno di trasferimenti diretti per Trenitalia Toscana. Se questo abbattimento fosse confermato, saranno tagliati circa 1/5 dei treni regionali attuali corrispondenti a circa -5 milioni di treni Km, tornando all’offerta ante memorario del 2003. Va poi tenuto conto che con l’offerta invernale, le ferrovie taglieranno anche alcuni treni del servizio universale (intercity, espressi, ecc) come il 583/586 e il 587/590, che oggi servono il bacino aretino. Inoltre, Trenitalia ha bloccato e rinviato a data da destinarsi, le gare per l’acquisto per i treni regionali (circa 100 treni elettrici e diesel) per un valore di circa 2 miliardi di euro, mettendo nel cassetto la speranza per i viaggiatori di avere treni nuovi confortevoli e sicuri.

La Regione per quanto riguarda la gomma, conferma l’impegno ad avviare le procedure per la gara unica regionale confermando i tempi per la pubblicazione del bando gennaio/febbraio 2012 con assegnazione dei servizi al vincitore nei primi mesi del 2013. In questo progetto naturalmente vi è una nuova filosofia su come approntare la programmazione dei servizi da parte degli Enti Locali, i quali dovranno considerare il nuovo progetto di rete e programmare l’offerta tenendo conto della maggiore frequenza e della domanda, recuperare velocità commerciale attraverso percorsi dedicati, ricavi da maggiore puntualità e flessibilità, andando a individuare un costo standard che deve servire da base, sia per affrontare la gara sia per consentire alle imprese di essere efficienti e produttive. La gara prevista dalla Regione, per 9 anni, è di 160 milioni di euro per i servizi e 30 milioni di euro l’anno per gli investimenti. Inoltre è stato chiesto agli Enti Locali (Comuni e Province) che assicurino, nei loro bilanci, un finanziamento pari a 30 milioni di euro l’anno per la durata della gara, finalizzati ad aumentare l’offerta per i cittadini. Su quest’ultimo punto ancora non c’è una rassicurazione certa.

Invece per l’anno di transizione 2012, la Regione prevede di stanziare circa 200 milioni di euro -2,4% rispetto al 2011, senza considerare poi i costi di produzione (gasolio, manutenzione autobus, ecc); si ipotizza quindi un complessivo taglio dei servizi gomma resi ai cittadini in Toscana nell’ordine del -5% medio rispetto al taglio già effettuato nel 2011.

La Fit-Cisl, pur consapevole del momento difficile, farà la sua parte per portare l’attenzione della società civile, dei cittadini, pendolari e delle varie associazioni, sul trasporto pubblico locale. Si sta tornando indietro di anni e si sta ridisegnando un’offerta pubblica insufficiente e non adeguata alle esigenze produttive di oggi, costringendo, anche chi aveva scelto il servizio pubblico, a tornare ad usare l’automobile personale con tutto quello che ne consegue, come l’inquinamento e l’intasamento delle strade. Dobbiamo impegnare il Governo, le Istituzioni locali e regionali ad assumere provvedimenti nuovi e finalizzati al recupero di risorse economiche da destinare al TPL per garantire i servizi e la mobilità collettiva nel nostro territorio. Questo è un tema delicatissimo perché se venisse confermato quanto sopra, vedremo centinaia e centinai di lavoratori (ferrovieri e autoferrotranvieri) in mezzo ad una strada senza adeguati ammortizzatori sociali ne prospettive di essere reimpiegati nel breve periodo. Su questi temi daremo battaglia e cercheremo di individuare tutte le azioni da intraprendere unitariamente, compreso, se necessario, una mobilitazione permanente generale dei trasporti in Toscana.

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Ciro Recce (S. Generale Aggiunto Cisl/Toscana )

Stefano Boni (S. Generale Fit-Cisl Toscana)

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