Trasporto Ferroviario e Servizi

Treni notturni e problematica occupazionale

Da un lancio di agenzia di stampa, del primo pomeriggio di ieri, si è appreso che il Sottosegretario ai Trasporti, Dott. Guido Improta, ha incontrato il Direttore Generale Risorse Umane del Gruppo FSI ed alcuni esponenti politici per fare il punto della situazione occupazionale determinatasi nel mese di dicembre 2011 a seguito della riduzione dei servizi notturni nazionali operati da Trenitalia e che potrebbe mutare in virtù delle variazioni di detti servizi che saranno attivate dal prossimo 10 giugno.

Le scriventi Organizzazioni Sindacali, preso atto che nell’ambito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti esiste un interlocutore disponibile ad occuparsi della questione in oggetto, chiedono di riattivare presso il predetto Ministero un tavolo di confronto che consenta, da un lato, di verificare la congruità della nuova rete dell’offerta notte nazionale con il contratto di servizio in essere tra Trenitalia e Ministero e, dall’altro lato, permetta di governare, in un quadro unitario ed omogeneo di carattere nazionale, le diverse azioni da mettere in campo, per realizzare l’auspicata rioccupazione di tutto il personale coinvolto.

Con l’occasione appare infatti utile ricordare che la nuova rete dell’offerta notte nazionale potrebbe determinare per l’attuale gestore del servizio di accompagnamento, accoglienza ed assistenza a bordo, che peraltro con l’avvallo del Gruppo FSI non ha ancora perfezionato le procedure di “cambio appalto”, diverse possibili dislocazioni di personale tra gli impianti e modifiche alla necessità di operazioni logistiche ed accessorie al materiale rotabile per effetto del diverso attestamento nelle località di origine e destino dei treni.

Risultano inoltre, allo stato, ancora incerti, mentre dovrebbero essere oggetto di urgente chiarimento, i tempi di riattivazione della relazione notturna Roma-Parigi e le conseguenti opportunità occupazionali che potrebbero essere offerte al personale ex dipendente dei precedenti gestori del servizio di accompagnamento, le cui basi operative avevano sede a Roma, Milano e Venezia.

Va, infine, attentamente verificata nei contenuti e nella concretezza, l’ipotesi prospettata dal Gruppo FSI di conseguire la completa rioccupazione del personale sia attraverso nuovi appalti da parte delle società del Gruppo sia nell’ambito delle stesse società, per evitare che, come accaduto da dicembre 2011 ad oggi, si riveli insufficiente allo scopo dichiarato o impatti inefficacemente in un’area di servizi che già da tempo patisce notevoli difficoltà industriali e, conseguentemente, importanti e diffuse criticità occupazionali.Le ragioni esposte rafforzano ulteriormente la necessità di un confronto, già avanzata dalle scriventi con le precedenti note, Prot. 78/SU/AT_af/ar del 29 maggio e Prot. 76/SU/AT_af/ar del 16 maggio 2012, che ad ogni buon conto si allegano alla presente.

Distinti saluti.

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