“Unificare gli aeroporti di Firenze e Pisa”
In questo clima di tagli agli sprechi due scali a meno di 100 km che duplicano i costi e si fanno concorrenza è un’anomalia macroscopica. La Regione eserciti a pieno il suo ruolo per favorire l’unificazione.
“Unificare gli aeroporti di Firenze e Pisa, per mettere fine a una ormai inconcepibile concorrenza campanilistica che porta a duplicazioni e sprechi, e dare finalmente alla Toscana un sistema aeroportuale integrato degno di tale nome.”
A chiederlo è il segretario generale aggiunto della Cisl Toscana, Ciro Recce, che si dice “molto più interessato a che la Toscana abbia un’infrastruttura indispensabile alla competizione globale e al settore turistico come questa che alla diatriba infinita su quanto debba essere inclinata la nuova pista di Firenze.”
“In questo clima, benvenuto, di tagli agli sprechi e di ‘spending review’ –afferma Recce- mantenere in Toscana due aeroporti a meno di 100 km di distanza che duplicano le spese di gestione, promozione e dirigenza, e che, invece di collaborare si fanno concorrenza e si guardano in cagnesco, è un’anomalia macroscopica.
Un’anomalia che non ha ragione di esistere, a meno che non si pensi di vivere ancora nella Toscana del 1400 o non si vogliano, magari, salvaguardare potentati locali o rendite elettorali.”
“La Regione, che è presente in entrambe le compagini azionarie delle società che gestiscono i due scali, -conclude il segretario Cisl- eserciti a pieno il suo ruolo economico e politico di indirizzo e favorisca un reale processo di unificazione dell’aeroporto Vespucci di Firenze e del Galilei di Pisa.”
Firenze 30 maggio 2012
Il Seg. Generale Aggiunto
Cisl Toscana
Ciro Recce