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Vertenza società Toscana Aeroporti: la posizione della Fit/Cisl, per il lavoro e la tutela e i diritti dei lavoratori

La delegazione trattante della Fit/Cisl, insieme ad altri lavoratori esperti del settore, si è riunita per fare il punto della situazione, in merito alla vertenza “Toscana Aeroporti”; puntualizzare alcune questioni inerenti il personale e tracciare le linee d’azione della Federazione.

La vertenza “Toscana Aeroporti” ormai si trascina da diverso tempo e a tutt’oggi, non trova una soluzione positiva per i lavoratori. Tutto inizia nel mese di settembre 2017, quando la società annuncia di voler attivare le procedure di scorporo di ramo d’azienda per tutte le attività di Handling, sia nello scalo fiorentino che in quello pisano, e per le attività di security solo nello scalo pisano, in quanto in quello fiorentino sono ormai da diverso tempo, esternalizzate. Una vertenza difficile e subito in salita dove la Toscana Aeroporti tira dritto nonostante due scioperi unitari del 20 novembre e del 15 dicembre 2017, che hanno fatto registrare una partecipazione con punte del 95% di adesione.

La società Toscana Aeroporti con lo scalo di Pisa e quello di Firenze rappresenta nel panorama nazionale un riferimento di prima categoria, e, senz’altro nell’Italia centrale, il più importante, sia dal punto di vista strategico geografico, sia dal numero di compagnie che vi operano, oltre che per numero di passeggeri trasportati, segnando un trend positivo negli anni anche dal punto di vista finanziario.

Insomma, siamo in piena contraddizione; mentre da una parte si cresce sia per traffico passeggeri che per ricavi, dall’altra si fa un’operazione di forte riduzione di personale andando a disegnare una società molto snella e leggera.

Come Fit/Cisl, insieme alle altre OO.SS, fin dall’inizio siamo stati contrari a tale tipo di impostazione che, pur in presenza di un quadro di riferimento nazionale soggetto a normative Europee, secondo noi, poteva essere gestito in maniera molto diversa attraverso la costituzione di un progetto dove tutti potevano essere protagonisti (lavoratori e azienda) pur rispettando le norme di carattere generale.

In questa situazione difficile, come Fit/Cisl non abbiamo comunque rifiutato il confronto, ma anzi, è nostra intenzione continuare a stare ai tavoli ed affrontare le problematiche, attività per attività (chi fa che cosa). Così abbiamo fatto per la security di Pisa, prima attraverso uno scambio di funzioni interno/esterno mettendo in primis la sicurezza dei lavoratori e poi andando nello specifico dell’organizzazione del lavoro, per assicurare compiti e responsabilità. Lo stesso percorso dobbiamo farlo per le attività di Handling, individuando esattamente, sia per Pisa che per Firenze, quali sono le attività oggetto di esternalizzazione e contemporaneamente il numero delle persone coinvolte. In questo contesto, è nostra intenzione, in particolare, mettere in chiaro che comunque il CCNL da applicare deve essere quello specifico degli aeroporti, con la salvaguardia degli attuali integrativi e nello stesso tempo dare garanzie occupazionali e di  reddito.  Importante  è  anche  affrontare  le  modalità  per  la  clausola  sociale  di

salvaguardia di reintegro, nel caso vi siano problemi occupazionali nella nuova società di Handling.

Inoltre, è nostra intenzione chiedere un incontro con il regolatore nazionale ENAC, e, proprio per dare concretezza e certezza della stabilità dei posti di lavoro, stabilire regole generali certe, che debbano valere per i due siti aeroportuali e soprattutto stabilire quanti debbano essere i soggetti che possono operare in regime di concorrenza. Insisteremo inoltre, come abbiamo chiesto nelle varie riunioni, perché della nuova società di Handling ne faccia parte, con una quota societaria significativa, anche della società Toscana Aeroporti. Questo rappresenterebbe appunto una garanzia per gli accordi che eventualmente andremo a sottoscrivere, e soprattutto perché nel tempo garantisca le retribuzioni e l’occupazione pregiata.

In questo contesto, come Fit/Cisl, chiediamo anche di aprire un tavolo per i lavoratori che resteranno al gestore aeroportuale al fine di conoscere l’organizzazione del lavoro e prospettive occupazionali. Anche in questo comparto è nostra intenzione chiedere le garanzie sia occupazionali che di reddito. Per dare anche una risposta ai tanti lavoratori che oggi sono a tempo determinato, è necessario stilare una graduatoria per anzianità, in modo che se ci fosse necessità di fare delle assunzioni si possa attingere dalla stessa.

Per quanto riguarda invece gli investimenti, come Fit/Cisl chiediamo di passare dagli annunci ai fatti. Partire il prima possibile a Pisa con gli investimenti infrastrutturali per l’ampliamento e ristrutturazione del terminal e nello stesso tempo prevedere una riorganizzazione dei servizi, favorendo la mobilità, incentivando il servizio pubblico Treno, Autobus e poi People Mover, rendendo un servizio efficiente ai viaggiatori. Anche per lo sviluppo e la messa in sicurezza del sito di Firenze, bisogna accelerare i tempi e liberare gli investimenti per la realizzazione del nuovo terminal e della nuova pista che consentirà di poter dare un migliore servizio ai viaggiatori attraverso anche l’eliminazione dei dirottamenti. Naturalmente questi investimenti devono anche produrre occupazione pregiata e stabile, e dare una risposta occupazionale ai nostri giovani.

Insomma, una vertenza complessa.

Come Fit/Cisl, riteniamo indispensabile continuare il confronto per assicurare le maggiori garanzie possibili al personale ma, se questo non fosse possibile, e non raggiungessimo accordi soddisfacenti su tutti i punti di cui sopra, metteremo in campo tutte le azioni possibili, anche lo sciopero, al fine di tutelare il lavoro e i lavoratori. Sarà nostra cura tenere informati tutti i soggetti interessati attraverso riunioni/assemblee periodiche con gli iscritti e i lavoratori in maniera puntuale alfine anche di prendere insieme le decisioni del caso.

Firenze 02 febbraio 2018                                                                   La Segreteria Regionale

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