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Vertenza treni notturni – Fit-Cisl: «Il personale venga riassorbito da Trenitalia»

«Il Paese ha assolutamente bisogno di una profonda rettifica alle scelte di Trenitalia, per tornare rapidamente ad un collegamento nord-sud diretto, come deve fare un’azienda con capitale interamente pubblico». Queste le parole del Segretario Generale della Fit-Cisl Giovanni Luciano in riferimento ai tagli sui treni italiani delle lunghe percorrenze.

«I treni tagliati devono essere ripristinati, superando la logica dei cosiddetti hub di Roma per la linea Tirrenica e Bologna per quella Adriatica, che hanno di fatto spezzato l’Italia in due ed hanno il solo scopo di riempire frecce rosse semivuote perché troppo numerose rispetto alle reali necessità», ha continuato Luciano, aggiungendo che «Il problema occupazionale creato in modo così maldestro deve essere risolto dal suo artefice».

«Vanno bene interventi urgenti di qualche regione che se lo può permettere, ma serve agire con immediatezza per uscire dal dramma che stanno vivendo le centinaia di famiglie dei lavoratori messi in mezzo ad una strada con l’unica via possibile: l’assorbimento nei ranghi di Trenitalia», questa per Luciano è l’ipotesi auspicabile . E il Segretario generale ha spiegato che «La soluzione è possibile per due semplici motivi: perché questo personale e già qualificato per stare a bordo dei treni viaggiatori e perché dall’inizio della gestione dell’Ing. Moretti i ferrovieri sono passati da circa 92000 ai 68000 di oggi. Un calo di occupazione così drastico e scriteriato che può essere appunto giustificato solo dal continuo ridimensionamento dei servizi, altro che treni in perdita. C’è posto per le assunzioni concordate e mai fatte e per tutti i lavoratori che hanno perso il posto a causa di un’azienda che assume in Francia e licenzia in Italia, pur avendo i soldi pubblici nel proprio capitale». «Il proprietario dell’azienda, ovvero lo Stato, esca dal torpore e si renda conto che queste cose vanno profondamente corrette altrimenti la polemica stucchevole sulla effettiva liberalizzazione delle ferrovie verrà presto superata definitivamente dal fatto che ferrovie in questo Stato non ci saranno più se non sulla Roma-Milano pronte per il solito capitale privato che farà business lasciando agli autobus di lungo raggio il trasporto delle persone con buona pace di inquinamento, congestione e morti sulle strade», ha aggiunto Luciano. «Politica dei trasporti se ci sei batti un colpo», ha poi concluso con un appello secco il leader della Fit-Cisl. Roma, 28 dicembre 2011

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