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Contestazione gare relative alla esternalizzazione di lavori di manutenzione del Materiale Rotabile .

In occasione delle gare in corso che confermano il gravissimo atteggiamento di Trenitalia in merito ai processi di esternalizzazione, le scriventi Segreterie Nazionali contestano la metodologia e diffidano la Società dal perseguire l’atteggiamento di mancato rispetto dell’ accordo del 15 maggio 2009.

Già per il piano di attività del 2011 avevamo denunciato la politica messa in atto dal Gruppo FS con un eccesso di attività esternalizzate, che avrebbero permesso perlomeno di compensare gran parte del turn-over, attraverso l’immissione di nuovi apporti.

Di fronte ad un impegno della stragrande prevalenza degli impianti di manutenzione ciclica e corrente, comprovato dai risultati legati agli obiettivi 2011 (peraltro ancora non diffusi ufficialmente), l’ azienda risponde con un tentativo di depotenziamento degli stessi, togliendo attività pregiate, in netto contrasto con gli accordi sottoscritti.



Le scriventi già lo scorso anno denunciavano l’eccessivo utilizzo di gare che avevano come oggetto molte attività che si potevano benissimo effettuare all’interno degli impianti manutentivi di Trenitalia, e soprattutto dobbiamo ancora capire, aspetto non marginale, quale ne sia stata la effettiva convenienza economica e gestionale.

Di fronte a tali comportamenti aziendali, le scriventi chiedono con urgenza di spiegare in modo chiaro e trasparente le prospettive future della manutenzione sia ciclica, che corrente e condividere un progetto che ottimizzando l’enorme patrimonio di mezzi ed asset, valorizzi le professionalità che sempre hanno risposto con impegno e convinzione a tutte le sfide aziendali.

Chiedono inoltre di spiegare l’aspetto dell’ acquisto del nuovo materiale rotabile, quali siano gli impegni assunti con le imprese costruttrici in merito alla futura attività manutentiva.

Le scriventi ribadiscono la necessità urgente di un serrato confronto su quanto esposto al fine di poter correggere scelte secondo noi inappropriate per la tutela di fondamentale patrimonio come quello della manutenzione dei mezzi rotabili.

In assenza di un riscontro alla presente, le scriventi metteranno in atto tutte le azioni necessarie per ripristinare corrette rapporti sindacali e soprattutto a tutela del futuro di tutta la manutenzione di Trenitalia, alla luce della maggiore strategicità del comparto nel più ampio contesto della liberalizzazione del trasporto ferroviario.

Distinti saluti

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