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Documento Conclusivo del Consiglio Generale FIT CISL 30/11 – 01/12

Il Consiglio Generale della Fit‐Cisl, riunito a Chianciano il 30 novembre/1 dicembre 2011, udita la relazione del Segretario Generale Giovanni Luciano, la approva con i contenuti del dibattito unitamente alle conclusioni del Segretario Confederale Anna Maria Furlan.

Il Consiglio Generale fa altresì proprio l’allegato documento del Coordinamento Nazionale Donne della Fit Cisl.

Il Consiglio Generale, pur considerando il contesto internazionale ed europeo quale causa principale delle crisi nazionali dei debiti sovrani, esprime la piena consapevolezza della gravità della situazione italiana, determinata dal rapporto negativo fra Prodotto Interno Lordo e debito pubblico ed aggravata dal degrado della politica nostrana, che ha trovato la massima espressione nel precedente Governo ed ha minato la credibilità degli interventi economici, pur assunti con le ultime manovre finanziarie, rendendo praticamente inutili i sacrifici già richiesti ai cittadini.

Il Consiglio Generale, nel salutare positivamente l’atto di discontinuità rappresentato dalla nascita del Governo Monti, auspica che questi attui, in tempi brevissimi, misure veramente utili a conseguire gli obiettivi di riduzione del debito e di crescita del valore della produzione, sulle coordinate del rigore, dell’equità e dello sviluppo. E’ un’apertura di credito doverosa, ma chiaramente condizionata alla valutazione della coerenza dei provvedimenti che saranno adottati.

Fra questi, quello dell’equità è il tema prioritario, ad avviso del Consiglio Generale, poiché costituisce la base per poter chiamare i cittadini alla condivisione di un programma che richiederà ulteriori sacrifici; un deciso attacco all’evasione fiscale, anche attraverso la intensificazione della tracciabilità dei pagamenti, potrà offrire risultati tangibili sia in termini economici che sociali.

Equità deve essere perseguita anche nell’ambito di altri due temi, strettamente correlati fra loro, che oggi rappresentano elementi di iniquità: mercato del lavoro e previdenza. Pari normative e pari trattamenti fra lavoratori, soprattutto fra quelli più anziani e quelli più giovani, ed estensione della previdenza integrativa, rendendola obbligatoria almeno per le imprese (come sostiene la Cisl), devono costituire i cardini su cui imperniare una politica di giustizia sociale nel lavoro e di prospettiva per le nuove generazioni già da oggi condannate a vivere condizioni difficili nel futuro.

Il Consiglio Generale ritiene indispensabile che la politica riconquisti la fiducia dei cittadini perché, in un momento difficile come quello attuale, occorre una diffusa corresponsabilizzazione che tenga a distanza le tendenze massimaliste di certa parte delle formazioni di partito ed anche di frange estremiste nel sindacato; a tal proposito considera imprescindibile una riforma elettorale che restituisca ad ogni singolo elettore il diritto di scegliere la propria rappresentanza. La Cisl deve intestarsi un’azione propulsiva per una proposta di legge di iniziativa popolare che cambi le regole oggi in atto e faccia tornare il parlamentare alla sua responsabilità diretta nei confronti di chi lo ha eletto e non di chi lo ha nominato.

Il tema della rappresentanza non è soltanto un fatto esterno riferito alla politica, ma è anche una questione interna sulla quale il sindacato deve mostrare coerenza. L’accordo interconfederale del 28 giugno 2011 affronta il problema della validità applicativa degli accordi collettivi ed aziendali, attraverso la certificazione della rappresentanza basata sul dato associativo  e su quello della rappresentatività riveniente dai consensi ottenuti nei rinnovi delle RSU.

Nella Fit convivono aree contrattuali che provengono da storie differenti, determinate da condizioni strutturali diverse; basti pensare alle categorie accentrare, figlie di grandi aziende nazionali, ed a quelle decentrate, con una moltitudine di realtà medio‐piccole‐micro, ma oggi è tempo di porre a fattor comune il meglio. E la scelta di rimettersi periodicamente in discussione, di presentarsi ai lavoratori per chiedere la conferma della delega sulla base dell’impegno speso, di raccogliere la sfida della competizione elettorale, costituisce un aspetto virtuoso dell’azione sindacale e, come tale, da diffondere. Il rinnovo o la costituzione delle rappresentanze sindacali unitarie è un’occasione straordinaria per tenere stretto il rapporto con la base associativa, rifuggendo dalle tentazioni di accomodarsi dentro una dimensione burocratica del sindacato; è un esercizio di coerenza perché ciò che chiediamo agli altri, alla politica, lo facciamo noi per primi. Ci sono rischi, come sempre quando ci si misura con gli altri, ma c’è anche una straordinaria opportunità per dare impulso all’azione di proselitismo, oltre che di riaffermare ed accrescere il livello di rappresentatività della nostra Federazione.

Sul piano delle vertenze contrattuali in atto, il Consiglio Generale sostiene la protesta che le Segreterie Regionali Fit Cisl del Sud attueranno il prossimo 13 dicembre davanti a Palazzo Chigi contro la penalizzante ed intollerabile politica di riduzione degli stanziamenti per il servizio universale ferroviario e condivide la proclamazione dello sciopero nazionale di 24 ore della mobilità indetta per il 15 e 16 dicembre 2011, per rispondere con la mobilitazione alle resistenze datoriali che ostacolano i rinnovi contrattuali dei settori TPL ed Attività Ferroviarie e Servizi, ma soprattutto per lanciare un forte grido di allarme per lo strozzamento economico nel quale l’intero comparto del trasporto ferro/gomma è stretto dai recenti tagli delle risorse.

Una riduzione del 75% degli stanziamenti destinati al trasporto locale rende vano ogni tentativo di autoriforma e mortifica l’azione propulsiva del sindacato, della Fit particolarmente, per produrre un cambiamento nel sistema attuale che vede il sottobosco della politica infiltrarsi nelle aziende pubbliche per coltivare interessi, clientele e rendite di posizione bruciando le risorse.

La politica delle liberalizzazioni, da più parti invocata, è nell’agenda del nuovo Governo; la Fit Cisl, come sempre, sul tema esprime una posizione chiara: la concorrenza attraverso l’apertura al mercato può rappresentare un’opportunità e produrre servizi migliori a costi minori, ma occorre introdurre regole chiare, impegnare risorse certe e costruire tutele per evitare che la competizione si compia a danno dei lavoratori. Il contratto unico della mobilità è uno strumento utile a conseguire tali obiettivi, ma il fatto che continui ad essere ostacolato desta non poche perplessità circa la reale volontà di fare una liberalizzazione vera.

Il Consiglio Generale esprime forte preoccupazione per la sorte occupazionale delle centinaia di lavoratori del servizio di accompagnamento notte che il giorno 11 dicembre prossimo resteranno senza lavoro grazie al cinismo ed alla irresponsabilità sociale dell’AD di Fs e riafferma la priorità di questa vertenza per l’intera Federazione, con il pieno sostegno alle iniziative di mobilitazione assunte dall’Area Contrattuale Trasporto Ferroviario e Servizi.

Iniziative e mobilitazioni sono sostenute dal Consiglio Generale per trovare soluzioni alla vertenza dei lavoratori della Argol per scongiurare la perdita del loro lavoro a causa delle azioni messe in atto da Alitalia Cai.

Pari sostegno viene espresso all’Area Contrattuale dei Servizi Ambientali per la vertenza in atto sul rinnovo del CCNL dell’Igiene Ambientale privata. L’ottimo risultato dello sciopero del 29 novembre scorso è un ammonimento alle imprese per il loro atteggiamento intransigente, per indicare che se non vi saranno ora risposte diverse, saranno messe in campo iniziative ancora più incisive prima dell’inizio della franchigia di dicembre. E’ indispensabile che tutti comprendano che la vertenza non riguarda solo una parte del settore o un solo contratto nazionale, ma il futuro di tutto il comparto dell’igiene ambientale, su cui occorre ribadire che il contratto unico di settore resta obiettivo prioritario da perseguire, in quanto unico strumento utile a regolare i processi di liberalizzazione.

In merito alle vicende che riguardano l’Anas, il Consiglio Generale auspica il riavvio del confronto con i Ministeri competenti, finalizzato ad un intervento legislativo per la soppressione dell’art. 36 della legge 111/2011 o ad una più funzionale definizione dei compiti fra Anas ed Agenzia delle Infrastrutture, nonché il superamento della legge 122/2010 che ha bloccato il rinnovo del CCNL e le assunzioni del personale addetto alla sicurezza stradale, con gravi ripercussioni sulla manutenzione delle strade ed il conseguente aumento dell’incidentalità.

La positiva definizione delle vertenze Meridiana e Livingston e, da ultimo, Tirrenia, pur con qualche sacrificio, hanno dato una prospettiva industriale ed occupazionale in settori già da tempo in sofferenza per le ricadute delle congiunture economiche sfavorevoli. Ora è sul tavolo la vicenda Siremar. Su questo solco il Consiglio Generale ritiene che debba continuare a svilupparsi l’azione sindacale della Fit‐Cisl, riaffermando la scelta di ricercare sempre i tavoli di contrattazione per gestire in prima persona i processi di cambiamento, in un’ottica riformista, rifuggendo da sterili ideologismi per conseguire il miglior risultato possibile per i lavoratori.

Il Consiglio Generale auspica un rapido avvio per l’apertura delle trattative con le controparti datoriali circa il CCNL unico del trasporto aereo.

Il Consiglio Generale esprime grande apprezzamento per la tre giorni denominata “Fitincontra” alla sua prima edizione. Le iniziative organizzate dalla Segreteria Nazionale in occasione del meeting, con i convegni sull’Igiene Ambientale e su Merci e Logistica, hanno visto l’attenta partecipazione dell’intero gruppo dirigente proveniente da tutto il territorio nazionale e da tutti i dipartimenti della Fit, a conferma della convinta consapevolezza di essere Federazione e della volontà di acquisire conoscenze sempre maggiori ed universali nell’ambito delle varie aree contrattuali. La scelta di affidare ad un giovane l’apertura dei lavori del primo “Fitincontra” rappresenta un segnale di estrema considerazione verso la componente giovanile, di donne e di uomini della Fit, sulla quale continuare ad investire per progettare il futuro. A tale riguardo, il Consiglio Generale auspica un’intensificazione delle azioni formative, su base nazionale e regionale, mirata ad un grande piano per il proselitismo area per area.

Il Consiglio Generale ha accolto con grande sollievo la notizia della liberazione dei marittimi sulla “Rosaliaì D’Amato”, per sette mesi ostaggio dei pirati somali. Resta però l’angoscia per la sorte dei lavoratori imbarcati sulla “Savina Caylin”, tuttora prigionieri, con l’auspicio che presto possano riabbracciare le proprie famiglie così com’è stato per i loro colleghi.

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