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Pensionamento anticipato: quota 41-precoci e APE sociale.

Oggetto: Pensioni – Decreti attuativi APE sociale e lavoratori precoci

Cari amici,

finalmente siamo nelle condizioni di trasmettervi i DPCM attuativi dell’APE sociale (legge 232/2016 art. 1 commi da 166 a 186) e del pensionamento con 41 anni di contributi per i lavoratori precoci (legge 232/2016 art. 1 commi da 199 a 205).

I DPCM saranno pubblicati nei prossimi giorni in Gazzetta Ufficiale ed entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione. A breve verranno emanate le circolari INPS e si terranno alcuni incontri tra Patronati e INPS per la gestione delle procedure.

Come sapete (vedi nostra circolare n. 185/2017) il grave ritardo nell’emanazione dei DPCM ha creato innumerevoli disagi ai lavoratori, ai sindacati e ai patronati e quindi auspichiamo che ora sia possibile fare chiarezza, agire sulla base di norme certe e dare tranquillità ai lavoratori e alle lavoratrici che da tempo attendono risposte.

Rinviando ai decreti e alla nota di approndimento allegati per l’analisi di dettaglio dei provvedimenti, segnaliamo che, sia per APE sociale sia per lavoratori precoci, coloro che entro il 31 dicembre 2017 possono vantare i requisiti richiesti devono presentare le domande entro il 15 luglio. Chi, invece, maturerà i requisiti entro il 2018 dovrà presentare la domanda entro il 31 marzo 2018. Le domande presentate in ritardo ma, in ogni caso, non oltre il 30 novembre di ciascun anno saranno prese in considerazione solo se all’esito del monitoraggio residueranno le adeguate risorse finanziarie.

Inoltre, è importante sottolineare che per entrambe le prestazioni, in via di prima applicazione dei decreti e per le sole domande presentate entro il 30 novembre 2017, in deroga alla regola generale, l’APE sociale e la pensione per i lavoratori precoci sono corrisposte con decorrenza dalla data di maturazione delle condizioni previste e comunque con decorrenza non precedente il 1 maggio.

Si risponde così alla richiesta delle OO.SS. e ai rilievi del Consiglio di Stato rispetto alla necessità di non far perdere ratei di prestazione agli aventi diritto a causa dell’insolito ritardo nell’emanazione delle norme attuative poiché la legge 232/2016 ne prevedeva l’entrata in vigore il 1 di maggio 2017.

Vi invitiamo ad indirizzare gli interessati presso le sedi del Patronato INAS – CISL per la consulenza che si rivela indispensabile vista la complessità degli argomenti e la presentazione delle domande.

I ritardi che hanno caratterizzato la partenza dell’Ape sociale e del meccanismo di pensionamento anticipato con 41 anni di contributi per i lavoratori precoci interessati hanno creato una situazione di sofferenza a carico dei potenziali destinatari delle agevolazioni e finito per differire lo stesso avvio del confronto relativo alla “fase due” dell’intesa del 28 settembre 2016 sulla previdenza.

Ora attendiamo che il Governo vari presto il DPCM relativo all’Ape volontaria e che il confronto al tavolo tecnico possa essere utilmente ripreso, non solo per affrontare i temi previsti nella “fase due” (sviluppo della previdenza complementare, pensione di garanzia per i giovani lavoratori maggiormente coinvolti in processi di precarietà, rafforzamento della tutela del potere di acquisto delle pensioni in essere) ma per sanare le lacune presenti e migliorare i meccanismi di tutela previsti dalla normativa e dai DPCM attuativi, secondo lo spirito e i contenuti dell’intesa, in modo che la prossima legge di bilancio possa proseguire il percorso di graduale riequilibrio del sistema previdenziale, volto a migliorarne l’equità e la sostenibilità sociale.

Fraterni saluti.
Il Segretario Confederale
Maurizio Petriccioli

 

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