Trattativa Trenord: perché ci siamo fermati
Nella serata di ieri 10 aprile 2012 la Fit Cisl Nazionale e Regionale Lombardia hanno comunicato a TRENORD, e per conoscenza alle altre sigle sindacali, il ritiro della propria delegazione trattante.
PERCHE’
La documentazione che TRENORD ci aveva inviato poco prima, in previsione dell’incontro di oggi 11 aprile, continuava a contenere, nonostante le ripetute discussioni avvenute, le stesse proposte irricevibili, per noi, sull’orario di lavoro, la prestazione giornaliera e sui limiti di condotta.
VA RICORDATO CHE
Insieme alle altre sigle sindacali abbiamo fatto ripartire un negoziato, arenato da tempo, con l’obiettivo di chiudere in tempi brevi la fase di armonizzazione contrattuale aziendale. Per questo motivo e con questo spirito abbiamo convenuto l’”accordo di programma” del 15 marzo 2012.
Le ipotesi che il negoziato aveva fatto maturare, avendo risolto il problema principale della classificazione definendone il carattere di provvisorietà, davano e danno amplissimi margini di recupero di produttività a TRENORD.
Ma la posizione aziendale continua ostinatamente a prevedere limiti di prestazione giornaliera e di condotta non coerenti con i testi e la discussione del negoziato in corso per il rinnovo del Contratto delle Attività Ferroviarie.
Nonostante molteplici riunioni formali e informali dove i punti di caduta sono stati ampiamente dichiarati, TRENORD insiste e noi siamo costretti a fermarci.
Sarebbe stata e sarebbe ancora opportuna la verifica finale prevista originariamente dall’accordo di programma per il giorno 29 marzo 2012.
Si è ritenuto invece di continuare senza la Fit Cisl e senza la sua rappresentatività in termini di iscritti e di Rsu.
NON C’E PROBLEMA
Non siamo mai stati per i veti e non li stiamo ponendo.
VEDREMO QUALE SARA’ IL PRODOTTO DELLA TRATTATIVA SE CONTINUA E AGIREMO DI CONSEGUENZA NEL RISPETTO DELLE NORME E DEGLI ACCORDI INTERCONFEDERALI VIGENTI.
Roma, 11 aprile 2012