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Non c'è più tempo da perdere, iniziare i lavori di ripristino della ferrovia porrettana

 

2088225-porrettanaDai primi giorni di gennaio 2014 causa una frana che ha invaso i binari e di fatto bloccato la circolazione sulla linea ferroviaria porrettana in località Corbezzi, si sono susseguite diverse riunioni fra gli Enti Locali, la Regione Toscana e le FS – Rete Ferroviaria Italia denominata RFI, senza risolvere tutti i nodi, ma soprattutto, senza iniziare i lavori di ripristino dell’infrastruttura danneggiata.

La Fit/Cisl esprime forte preoccupazione, in quanto fino ad oggi c’è stato un rallentamento decisionale, sia a causa di chi doveva fare gli studi di consolidamento del territorio prima a valle e poi a monte, sia di tipo finanziario prima di iniziare i lavori di ripristino dei binari. E’ necessario superare queste incertezze demandando a tecnici qualificati di ingegneria ferroviaria il compito di procedere, aprendo un credito finanziario o da parte della Regione o di RFI e poi, una volta terminati i lavori, imputare le spese a chi di competenza. Gli Enti Locali (Comune e Provincia di Pistoia) devono essere i primi attori del ripristino della linea ferroviaria; pertanto, tenendo conto delle stime di RFI, che dall’inizio effettivo dei lavori, servono circa 150 giorni consecutivi , è necessario insistere affinché la conferenza dei Servizi appena effettuata sul progetto esecutivo, sia funzionale ai lavori, che devono partire entro ed non oltre il mese di giugno 2014.

Non c’è più tempo da perdere anche perché alla fine dell’anno ricorrono i 150 anni della linea Porrettana (Pistoia/Bologna); i lavori dovranno essere terminati e il servizio ripristinato, magari supportato da un progetto di sviluppo che comprenda anche l’integrazione del servizio ferro/gomma, come da noi proposto, denominato a “pettine”, con treni cadenzati e con servizi diretti Porretta – Firenze SMN. Inoltre una integrazione con autobus, a partire da Cutigliano fino a Treppio, toccando anche le frazioni del Comune di Granaglione, verso le stazioni di Pracchia, Molino del Pallone, Ponte della Venturina, etc.

Il trasporto pubblico ferroviario deve tornare in mezzo agli abitanti della montagna pistoiese con un servizio integrato efficiente e potenziato; per questo ci faremo parte attiva affinché i lavori vengano attivati quanto prima anche perché altrimenti potremmo avere ripercussioni occupazionali sia sul personale di Macchina e di Capotreno.

Firenze 30 maggio 2013

Stefano Boni

 

 

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