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Un primo risultato: iniziano i lavori di ripristino della ferrovia Siena-Grosseto

1529706_10151886464480966_968980986_o copiaAbbiamo appreso con soddisfazione le dichiarazioni delle Ferrovie – RFI – rispetto al progetto dei lavori di ripristino del tratto ferroviario Siena – Grosseto precisamente fra i comuni di Buonconvento e Montepescali; entro la fine del mese di marzo partiranno i lavori di ricostruzione di oltre 700 metri di binario e relativa massicciata, di consolidamento di due ponti ferroviari danneggiati e entro il mese di settembre 2014 sarà ripristinata la circolazione dei treni.

La tratta interessata, che collega Siena con Grosseto, nel mese di ottobre 2013 era stata interessata, dopo insistenti piogge, da alcune frane che avevano invaso la linea ferroviaria e di fatto causato l’interruzione del servizio ferroviario, lasciando un vuoto e soprattutto senza una data certa per il ripristino del servizio. Il tracciato collinare serve dei centri abitati importati e per i lavoratori pendolari e studenti rappresenta un punto di riferimento irrinunciabile. Naturalmente il treno, rispetto ad una viabilità stradale che rappresenta deficit di sicurezza e di velocità, è un’opportunità anche per i turisti che in questi anni sono sempre stati numerosi.

Insomma oggi si tratta di verificare le dichiarazioni delle FS -RFI- attraverso il passaggio dalle parole ai fatti, rispedendo al mittente le prime indicazioni che volevano questa tratta ferroviaria inserita nel piano di chiusura dei cosiddetti Rami Secchi.

Crediamo che anche la nostra presa di posizione del 29 gennaio 2013 abbia contribuito a sbloccare la situazione, oltre all’impegno dimostrato dalla Regione Toscana e dagli Enti Locali interessati che, pressando le FS sono riusciti ad ottenere sia l’impegno a presentare un progetto di lavori da mettere subito in campo sia a mettere a disposizione le risorse finanziare necessarie stimate in circa 3 milioni di euro a carico di RFI .

Insomma bisogna invertire la tendenza riportando al centro dell’interesse generale il servizio pendolare e locale, con particolare attenzione ai territori più disagiati attraverso anche un piano di interventi infrastrutturali e ammodernando, sia dei binari che dei treni.

Non bisogna mollare il treno; è un’opportunità: i ferrovieri che fino ad ieri facevano servizio in quel territorio attraverso i 16 treni che vi circolavano (circa 10 persone) capi treno e macchinisti, oggi rivedono aprirsi una reale opportunità sia di tornare a lavorare su quelle tratte sia di sviluppo per altri ferrovieri che vogliono avvicinarsi alle proprie abitazioni.

Ora si tratta di non abbassare la guardia e vigilare, tutti insieme, che non ci siano intoppi e ritardi, perché a settembre 2014, con la riapertura delle scuole il servizio sia ripristinato con puntualità ed efficienza.

Firenze 14 marzo 2014

Stefano Boni

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