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Il Polo Ferroviario dell'Osmannoro, nessuno lo dice…

Manutenzione rotabili officina trenitaliaIl Polo Tecnologico Ferroviario dell’Osmannoro (Gruppo FS) è, nel territorio fiorentino, ormai una realtà consolidata che, attraverso la società Trenitalia, conta un impianto Nazionale per la manutenzione delle carrozze a lunga percorrenza con circa 220 ferrovieri, fra operai e impiegati, diversi impianti per la manutenzione delle carrozze e dei locomotori per il servizio regionale della Toscana con circa 200 ferrovieri, fra operai e impiegati, altri capannoni con sistemi avanzati per sviluppare la tecnologia collegata sia al binario che alla parte elettrica da parte della società RFI con circa 30 ferrovieri altamente specializzati in nuovi sistemi ferroviari. Infine l’area dell’Osmannoro, contiene anche i capannoni/impianti del CDS (Centro Dinamica Sperimentale) per la sperimentazione e le prove dei treni nuovi, con il fine del rilascio del certificato di idoneità per transitare sui binari italiani ed esteri sotto la società Italcertifer delle FS che attualmente impiega circa 100 ferrovieri fra impiegati, ingegneri e specialisti del treno.

Inoltre è da segnalare l’indotto, costituito da centinaia di ditte, che lavorano per le ferrovie impiegando migliaia di lavoratori.

Un insieme di strutture e impianti che, la Fit/Cisl, fin dai primi anni novanta del secolo scorso, ha fortemente voluto e portato avanti, tanto è che in quegli anni avevamo denominato il progetto “Toscana Capitale del Treno”.

Insomma le organizzazioni sindacali dei trasporti in maniera unitaria, ed in particolare la Fit/Cisl, hanno fatto di tutto, insieme ai ferrovieri, per affermare l’importanza dell’ Osmannoro come centro manutentivo del materiale rotabile da un lato e della ricerca e sperimentazione dall’altro, sia sui materiali in servizio attraverso i ritorni dell’esercizio, che sui treni nuovi, dove, insieme alla struttura Trenitalia di Viale Lavagnini, rappresenta una realtà unica ingegneristica e specialista sui rotabili a livello nazionale e internazionale. Anche quando i massimi dirigenti nazionali delle ferrovie tiravano indietro e prendevano tempo perché, per esempio non volevano spendere 80/90 milioni di euro per la realizzazione del CDS, il sindacato e la Cisl non si sono mai fatti intimidire e hanno tirato dritto sugli impegni presi incalzando in primis le Istituzioni locali, il Governo e anche le Ferrovie.

Oggi è una realtà e come Fit/Cisl esprimiamo una cauta soddisfazione; nel contempo cogliamo l’occasione per ringraziare i lavoratori che ci hanno sempre creduto e le Istituzioni, senza abbassare la guardia con l’obiettivo di continuare a vigilare affinché tutto vada avanti e si sviluppi dando un futuro per l’occupazione ma soprattutto opportunità di nuovi posti di lavoro per i nostri giovani.

Nel link sotto, riportiamo l’articolo della nazione “Ecco il treno del futuro: viaggerà fino a 400 chilometri l’ora” dove si mette in evidenza l’eccellenza Ferroviaria appunto di Firenze nel Polo Tecnologico dell’Osmannoro ( http://www.lanazione.it/firenze/treni-world-congress-on-railway-research-1.2218184?wt_mc=fbuser).

Nessuno ricorda mai le “battaglie” che ha fatto il sindacato, ed in particolare la Fit/Cisl Toscana, per creare il Polo Ferroviario dell’Osmannoro che oggi è un centro di eccellenza unico in Italia per tutto il materiale rotabile.

La Segreteria Regionale

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